Cronaca / Como città
Venerdì 31 Maggio 2013
La protesta sale sul bus
«Tavernola, poche corse»
Da Ponte Chiasso bisogna percorrere
poche centinaia di metri «Ma con i mezzi pubblici le due frazioni sono lontanissime»
Ponte Chiasso, Monte Olimpino, Sagnino. Autobus 1, 7 e 11.
Servono tre cambi per fare le poche centinaia di metri che separano Ponte Chiasso da Tavernola, a meno che non si possa o non si vogliano prendere gli unici collegamenti diretti della linea 11 alle 7.35 e alle 13.07 da Ponte Chiasso per Tavernola, e alle 7.15 e 12.25 nella direzione opposta.
Oppure affidarsi alle quattro corse giornaliere della linea numero 12 che collega Ponte Chiasso con Camerlata e Lazzago, ma che effettua servizio solo nel periodo scolastico e solo nella mezza giornata che serve agli studenti per andare e tornare da scuola. Domeniche e festivi niente.
«Senza collegamenti diretti»E la gente si lamenta, stufa di avere a che fare con coincidenze e attese. E chiede più autobus. «È veramente scomodo da quando non c’è più il collegamento diretto della linea 11 – dice Cristina Celli – Siamo costretti a fare troppi cambi e lunghe attese tra una fermata e l’altra, spesso dove non ci sono nemmeno le pensiline. Ci vorrebbero più autobus o modifiche ai percorsi».
«Per chi come me l’autobus lo usa per andare al lavoro è un problema - conferma Dario Vitale – perché costringono o a fare continui cambi e a rischiare di perdere le coincidenze, oppure ad orari veramente scomodi».
«Capisco che d’estate quando non ci sono i ragazzi c’è meno afflusso di gente – continua Dario – Ma gli altri utenti cosa fanno? Almeno per gli orari di punta si potrebbe cercare una soluzione, come ad esempio quella di ripristinare il vecchio capolinea della linea 11 che collegava la città con tutta la periferia nord passando per Tavernola, Sagnino e Ponte Chiasso». La preoccupazione, infatti, è soprattutto per l’estate quando diminuisce il numero dei mezzi.
Ma da Asf fanno sapere che per ora non è prevista alcuna modifica e spiegano: «La gestione e la modulazione del servizio di mezzi pubblici avviene in base a esigenze territoriali e a flussi di utenza che vengono periodicamente monitorati. Dal monitoraggio fatto nel 2006 è risultato che erano pochi ad utilizzare quel particolare percorso e si è quindi deciso di razionalizzare il servizio, anche in accordo con il Comune».
Asf: «Serve a pochi»Un servizio che viene quindi stabilito in base alle necessità dell’utenza, a quante persone prendono ogni singola linea di autobus; e che viene modificato solo se emergono necessità diverse, e comunque sempre in collaborazione con l’amministrazione cittadina. «Possiamo comunque dire – continuano da Asf - che il collegamento diretto della linea 12 verrà rimodulato per adeguare il servizio anche in periodo non scolastico».n
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