La risonanza magnetica
donata a Cantù

L'apparecchiatura da 700 euro regalata dalla cassa rurale: entrerà progressivamente in funzione all'ospedale Sant'Antonio

m.butti

CANTU’ – Da lunedì l’ospedale Sant’Antonio Abate ha la propria risonanza magnetica. D’averla, in verità, lo sapeva già dallo scorso ottobre, quando la Cassa rurale e artigiana di Cantù, per chiudere le iniziative celebrative del proprio centenario, decise di donare l’apparecchiatura diagnostica alla struttura, un regalo da qualcosa come 700 mila euro. Lunedì la risonanza ha fatto il proprio ingresso ufficiale nella dotazione della struttura, «andando a rafforzare la centralità dell’ospedale di Cantù sul territorio», come ha sottolineato il direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna Andrea Mentasti. Un’acquisizione importante, che l’ospedale fino a oggi non ha mai avuto, dei cui benefici potranno godere soprattutto i pazienti del presidio canturino, che, ovviamente, non saranno più costretti a spostarsi a Como. E riflessi in termini positivi si registreranno nella stessa Como.

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Lunedì 20 Aprile 2009

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