Società e Costume
Mercoledì 20 Aprile 2011
La vodka venduta via sms
Così Mosca dribbla i divieti
Gli antiabolizionisti in Russia aguzzano l'ingegno e dribblano con successo la campagna anti-alcool lanciata dal Cremlino per sradicare la piaga sociale che affligge il Paese. A raccontare come le misure repressive decise dal presidente Dmitri Medvedev stiano alimentando il mercato nero degli alcolici è oggi il giornale «Rossiyskaya Gazeta»
Gli antiabolizionisti in Russia aguzzano l'ingegno e dribblano con successo la campagna anti alcool lanciata dal Cremlino per sradicare la piaga sociale che affligge il Paese. A raccontare come le misure repressive decise dal presidente Dmitri Medvedev stiano alimentando il mercato nero degli alcolici è oggi il giornale «Rossiyskaya Gazeta».
A Tula, dove la vendita di alcolci è vietata a partire dalle 23.00, i clienti in "crisi di astinenza" possono facilmente ricevere indicazioni dagli stessi commercianti su dove dirigersi 24 ore su 24 per avere, previo utilizzo di nome in codice, la dose di vodka necessaria. I commercianti assicurano che le forze dell'ordine conoscono bene il giro del mercato nero, ma non intervengono in alcun modo.
Anche a Rostov sul Don si possono facilmente comprare super alcolici durante il bando previsto nelle ore notturne: i produttori di vodka "casalinga" vendono la popolare bevanda direttamente dalle finestre di casa al piano terra. La gente vede tutto, racconta il giornale, ma nessuno si affretta a denunciare il caso alla polizia che così ha serie difficoltà nel mappare i punti vendita del, mercato nero.
In Yakuzia, dalle 20 alle 14 del giorno successivo, i superalcolici non possono essere venduti neppure al ristorante.
Nonostante questo, basta andare in un night club e ordinare vodka. Nessuno si rifiuterà di servirla. Nella regione di Primorye si parla di vere e proprie dinastie impegnate nel mercato nero dell'alcol, mentre a Ulyanovsk i cittadini stanno cominciando a ricevere newsletter via sms in cui si promuovono «alcolici in vendita h 24». A consegnarli sono ragazzi, che raccontano: i profitti sono assicurati.
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