C’erano ancora i soccorritori sul posto a salvare vite umane e già cominciava lo scarico delle responsabilità tra Anas e Provincia di Lecco su questa tragedia. Su chi doveva chiudere la strada e non l’ha fatto. Noi sappiamo solo che quello accaduto ieri ad Annone è come un nostro terremoto. Anzi, più grave. Perché contro la forza della natura puoi costruire case anti sismiche ma non sai quanto potranno reggere. Qui invece c’è un ponte crollato come fosse di cartapesta su una delle strade più trafficate d’Italia. Il bilancio è tragico ma sappiamo tutti che i morti potevano essere decine.
Allucinante. Inaccettabile. Morire mentre torni a casa dal lavoro. Tu guidi con prudenza, stai attento a non superare i limiti. E un cavalcavia cede sotto il peso di un tir carico di vergella. Avete capito? Di mezzi così ne circolano a decine ogni giorno su quella superstrada e di certo pure su quel cavalcavia. E già in una nota dell’Anas si legge di trasporto eccezionale, di peso del camion da verificare e via discorrendo. Siamo senza parole ma sappiamo che la magistratura chiamerà ognuno alle proprie responsabilità. Ce lo chiedono tante famiglie colpite. Lo chiediamo tutti noi. Che non vogliamo avere paura a passare su quella strada.
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