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Lunedì 13 Aprile 2009
L'AQUILA, PIOGGIA DI DENUNCE
AUMENTANO GLI EDIFICI INAGIBILI
La magistratura vuole vedere chiaro sulle responsabilità nei crolli di interi palazzi dell'Aquila e acquisisce filmati, permessi e sequestra aree e macerie. Intanto piovono decine di denunce dei cittadini. Le verifiche parlano di un 52% degli edifici agibile.
Intanto è stato accertato che nelle zone esaminate finora il 47% degli edifici è inagibile, un 53% recuperabile. Ma la percentuale dell'inagibilità rischia di salire man mano che ci si avvicina al centro storico dove si parla di case dell'80% di case non più abitabili.
L'inchiesta
Sul fronte giudiziario la Procura vuole accertare se i crolli sono stati determinati da delle irregolarità o alterazione dei materiali usati per edificare le strutture. Sull'Aquila, proprio in questi giorni, sono state dette tante cose: dall'utilizzo della sabbia marina, al cemento armato allungato eccessivamente con acqua, fino ad arrivare alla costruzione di pilastri con ferri non idonei. Tante voci - alimentate anche dai commenti a caldo dei soccorritori che hanno scavato nelle macerie - che ora la Procura intende verificare. Sequestrare aree e macerie, acquisiti i filmati dei cittadini, permessi e delibere. Ma in procura stanno piovendo decine di denunce dei cittadini che hanno visto la loro casa, magari garantita come antisismica, sbriciolarsi.
I sospetti
Da chiarire soprattutto come è stato possibile che in alcune zone vi siano palazzine che si sono sbriciolate come fossero di carfta e altre case che invece hanno resistito bene al sisma. Il sospetto, confermato in parte dal procuratore Alfredo Rossini è che sia stata impiegata sabbia marina che, oltre a non fornire presa, corrode il cemento.
Il procuratore vuole andare a fondo e per questo ha già avviato anche l'acquisizione di documenti e permessi di costruzione. Lo stesso magistrato ha chiarito di non aver ancora nessun indagato perché, hja detto, "quando vi saranno i nomi saranno di arrestati e non di semplici indagati". Possibile il sequestro di intere aree e delle relative macerie. Fra i reati ipotizzabili, il disastro colposo.
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