Homepage
Martedì 31 Marzo 2009
«Le multe del Photored sono regolari»
Il Comune si appella al Codice della strada: «Controlli telematici legittimi»
È la risposta del Comune di Como e del comando della polizia locale alla protesta portata avanti dal Codacons insieme ai numerosi ricorsi sulle contravvenzioni basate sulle rivelazioni dei Photored in assenza degli agenti di polizia ai semafori.
Aggiungono da Palazzo Cernezzi: «Codice della strada alla mano, infatti, la cui ultima modifica risale all’agosto del 2003, i controlli automatici ai semafori senza la presenza degli agenti sono stati ulteriormente legittimati e resi più accurati: per esempio, la doppia foto: al semaforo di entrata e a quello di uscita dall’incrocio». E concludono: «La notizia apparsa nei giorni scorsi di una sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso di un automobilista di Modena riguarda un evento accaduto prima dell’ultima modifica del Codice della strada, che risale al 13 agosto 2003 e, a differenza di quanto in tanti hanno fatto credere, non c’è stata nessuna modifica o "cassazione" dei controlli senza vigili».
Quindi, le contravvenzioni da Photored sarebbero valide a tutti gli effetti. Quindi, da pagare.
A Como i Photored - le apparecchiature che scattano fotografie alle auto che passano con il rosso - sono stati posizionati in corrispondenza dei tre incroci più pericolosi: via Pasquale Paoli-via Alfonso Lissi, via Pasquale Paoli-via Repubblica Romana, viale Innocenzo XI-via Gerolamo Borsieri direzione Nord, viale Innocenzo XI-via Gerolamo Borsieri direzione Sud, via Dante-via Tommaso Grossi direzione Est, via Dante-via Tommaso Grossi direzione Ovest.
Per il passaggio con il rosso a un semaforo, il Codice della strada prevede una multa di 148 euro e la decurtazione di 6 punti dalla patente.
A questo punto, in base alla replica del Comune e della polizia locale, cadrebbe l’ipotesi di una "sanatoria" in base al precedente dell’automobilista modenese in Cassazione. Per più di un multato, quindi, punti in meno sulla patente e multa da pagare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
