«Safari per tutti», nuovo progetto di turismo responsabile, si propone di mettere in relazione questi due aspetti, sfruttando le potenzialità turistiche della grande nazione dell'Africa orientale a favore della sua crescita socio economica. Come? Il meccanismo è semplice: avvalendosi della collaborazione di un'agenzia locale, «Safari per tutti» propone, attraverso il nuovo sito web www.safaripertutti.it, tour alla scoperta delle grandi riserve tanzanesi, dell'Africa nera che stregò decine di autori da Ernest Hemingway a Karen Blixen ad Alberto Moravia, devolvendo una parte del ricavato, il 10 per cento di ciascun viaggio, a iniziative umanitarie e in particolare alla Saint Jude School di Arusha. La scuola a pochi chilometri dalla capitale tanzanese dei safari e fondata da una giovane australiana nel 2002, è nota in tutto il Paese per la sua attività che si fonda su un principio molto semplice: «Contrastare l'indigenza attraverso l'educazione». Non a caso i criteri di selezione degli studenti si basano su una regola altrettanto semplice e rigorosa: alla scuola sono ammessi solo i bambini più intelligenti, ma allo stesso tempo più poveri.
«Ci auguriamo – spiegano i promotori del nuovo sito internet – che grazie ai safari si possa contribuire in qualche misura al sostegno di questa iniziativa che a soli otto anni dalla sua fondazione può vantare oltre un migliaio di studenti. Il senso di “Safari per tutti” è proprio questo. Proporre vacanze in genere molto costose a prezzi più convenienti, offrendo occasioni di lavoro alla gente del posto e al tempo stesso sostenendo l'educazione dei più giovani». I programmi di viaggio – che possono essere personalizzati e prevedono sistemazioni di ogni genere: dalla più semplice al cinque stelle – possono, a richiesta, concludersi con la visita alla stessa scuola, per toccare con mano una realtà che di fatto si contribuisce a consolidare.
Per informazioni: www.safaripertutti.it.
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