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Giovedì 02 Aprile 2009
«Varese troppo prepotente
Giù le mani dall’Insubria»
Parlamentari comaschi alla carica. Butti: tiriamo fuori orgoglio e dignità
Molteni e Braga criticano anche gli enti locali: «Si facciano sentire di più»
Non vuole sentir parlare di guerre tra Como e Varese, invece, il deputato leghista Nicola Molteni: «Mi sembra che il tema vero sia un altro, cioè la necessità di un rapporto più stretto tra mondo accademico e istituzioni comasche. Entrambe le realtà dovrebbero farsi un esame di coscienza. Mi sono laureato in Giurisprudenza all’Insubria, conosco bene l’ateneo e credo che sarebbe un delitto impoverire la sede di Como. Per scongiurare questo rischio, bisogna confrontarsi sulle criticità e capire come muoversi per migliorare la situazione. Si faccia subito un tavolo serio, con gli enti locali, i responsabili dell’ateneo e i parlamentari. Do fin da ora la mia disponibilità, perché tengo molto all’Insubria, ne conosco il valore. Credo che lo sviluppo del nostro territorio non possa prescindere dall’università e noto che molti condividono questa posizione. Ma poi devono dimostrarlo». La mancanza di dialogo, secondo Molteni, è il problema principale: «Gli enti locali dovrebbero riservare maggiore attenzione all’Insubria, ma allo stesso tempo invito chi sta all’interno dell’ateneo a coinvolgere di più il territorio e anche noi parlamentari. Non sono stato nemmeno invitato alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico e non mi pare un segnale di grande apertura...».
La deputata del Pd Chiara Braga attacca: «C’è un problema di rappresentanza e di scarso peso politico di Como rispetto ad altre province, come Varese. Quando si litiga troppo, d’altra parte, è difficile risultare credibili. Spetta soprattutto a chi governa Comune e Provincia il compito di evitare che la sede comasca dell’Insubria perda valore. A parole - continua Braga - tutti difendono l’università, poi mancano i fatti. Non mi risulta, per esempio, che il presidente Carioni partecipi alle riunioni del Cda dell’Insubria».
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