
(Foto di Bartesaghi)
Ammortizzatori sociali fino a gennaio per diciotto dipendenti del garden bruciato
Oggi andranno da Sironi: «Bene la solidarietà. Ma abbiamo bisogno di atti concreti»
Per sapere quale sarà il loro destino devono attendere fino a domani, quando l’azienda comunicherà le proprie decisioni in merito.
Ma i 18 lavoratori del garden Botanic, completamente mangiato dal fuoco una settimana fa, non stanno con le mani in mano. E oggi andranno dal sindaco Roberto Sironi a chiedere di essere ricevuti. A chiedere che lui, come i sindaci dei Comuni vicini, oltre alle parole di solidarietà metta a disposizione anche un atto concreto d’aiuto per trovare un’occupazione, se sarà necessario.
Vogliono risposte, vogliono sapere cos’è successo o meglio perché. Perché qualcuno ha messo in atto un attentato incendiario che ha ridotto in cenere il loro luogo di lavoro. E hanno appeso sulla recinzione che delimita i resti anneriti del Botanic le magliette con i loro nomi. Una per ognuno dei 18 lavoratori, 17 dei quali avevano in tasca un contratto a tempo indeterminato con la società francese.
I lavoratori attualmente sono in cassa integrazione, e potranno godere degli ammortizzatori sociali fino a gennaio. Poi chissà.
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