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Venerdì 10 Giugno 2011
Le passeggiate proposte dal Cai
Dal Monte di Nese al Filaressa
Breve escursione alle porte di Bergamo, che si snoda a cavallo tra la bassa Valle Seriana e l'inizio della Valle Brembana. Permette inoltre, per chi ne avesse voglia e tempo, di visitare Alzano Lombardo e le sue frazioni.
Vedi documenti allegati
Ad Alzano Lombardo merita sicuramente una nota il Museo d'Arte Sacra San Martino, attiguo alla Basilica, che ospita, fra gli altri oggetti degni di visita, importanti opere del Marinoni, del Cavagna, del Fantoni e di Jacopo Tintoretto, oltre che del Caniana, di Palma il Giovane e Palma il Vecchio. Per raggiungere Monte di Nese da Bergamo, si segue la strada della Val Seriana sino ad Alzano Lombardo. Da Alzano, superata la Chiesa, di seguono le indicazioni per Monte di Nese, lungo la strada che costeggia per un tratto il torrente Olera.
Prima di giungere ad Olera si svolta a sinistra e, superato qualche tornante di giunge finalmente a Monte di Nese. Si può trovare parcheggio appena superata la chiesa. Lasciata la macchina si prosegue fino alla curva dove si trova l'indicazione per il Monte Filaressa e si risale la stradina cementata dino a poco prima di un'abitazione dove si imbocca il sentiero sulla sinistra che ci porta ad una chiesetta dove, poco sopra, si incrociano, di fronte, il sentiero che scende a Poscante (nella tradizione il paese natale di Pacì Paciana) e sulla sinistra quello che conduce al Canto Basso e di seguito al Canto Alto.
Si prende a destra il sentiero indicato con il segnavia 531 che sale con decisa pendenza fino a raggiungere delle baite adagiate su verdi pascoli: in una bella giornata possiamo guardarci attorno e vedere il Resegone, La Grignetta e il Grignone, mentre più vicino a noi la cima del Canto Alto; in basso, alla nostra sinistra la Val Brembana con Zogno e la già citata frazione di Poscante.
Si attraversano i prati, sempre restando sul segnavia 531, superando il bivio che a sinistra scende a Salmezza e si risale l'ultimo tratto , tra qualche pinnacolo roccioso che ci fa intendere la natura dolomitica della zona fino a raggiungere la croce della vetta a quota 1.134 m s.l.m..
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