La pietà lignea fu scolpita alla fine del ‘600 nella bottega di Grazioso e Andrea Fantoni di Rovetta. Nel 1959 la statua fu solennemente incoronata con un diadema per il quale furono fusi anelli, bracciali e catenine donati dai fedeli. La corona, opera dello scultore Attilio Nani, fu benedetta da Papa Giovanni XXIII, salito da pochi mesi al soglio pontificio. Il nome Madonnina fu coniato probabilmente per la piccola statua dell'Addolorata in cotto, precedente a quella del Fantoni, ancor oggi conservata nella chiesa di San Michele. La festa era una sorta di Pasqua anticipata per i «coertì», gli ambulanti di prodotti tessili leffesi che si apprestavano a partire per la campagna di vendita in tutta Italia, rientrando in Valle poi per la festa agostana di San Rocco, altro appuntamento irrinunciabile per i fedeli della comunità laniera.
Nel corso del Settenario le messe sono state accompagnate dalla recita della Corona, particolare preghiera che prevede la ripetizione per sette volte di sette Ave Maria. Hanno guidato la riflessione don Giulivo Facchinetti, vicario della Val Gandino, e dal padre monfortano Abramo Belotti. Venerdì 8 aprile la giornata penitenziale e alle 20 le confessioni comunitarie. Sabato 9 aprile alle 16 verrà inaugurata nell'Auditorium Pezzoli la mostrta fotografica dedicata alla scultura, pittura e architettura leffese, patrocinata dal Comune.
L'esposizione sarà aperta anche domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Domenica 21 i solenni festeggiamenti con alle 10 la messa accompagnata dalla Corale S.Cecilia nel corso della quale verrà salutato don Lorenzo Facchi, 83 anni, vicario parrocchiale che lascia Leffe dopo oltre 23 anni di servizio. Nel pomeriggio alle 15.30 la processione, presieduta da mons. Lino Belotti, vescovo ausiliare emerito della diocesi.
La processione sarà accompagnata dal Premiato Corpo Musicale di Leffe, che alle 20.45, al Cinema Centrale, proporrà anche il tradizionale Concerto. Lunedì 11 aprile alle 12 la «Madonnina» verrà riportata nella teca della parrocchiale durante un'apposita celebrazione, attraverso il particolare argano automatizzato creato nel 1978 da Mauro Gelmi.
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