Ambiente
Lunedì 21 Giugno 2010
L'eolico promosso a pieni voti
Ma servono pale più grandi
Uno studio scozzese ha dimostrato che l'eolico è una forma di energia alternativa e pulita ad alto rendimento, ma più che impiani piccoli, servono pale di dimensioni maggiori. E se queste sono a velocità costante, non è necessario aumentarne il numero
Lo sostiene una ricerca condotta dall'Università di Glasgow (Scozia), in collaborazione con la società produttrice di turbine eoliche Gaia-Wind Ltd, in un momento decisivo per la generazione distribuita da impianti eolici in Gran Bretagna.
Dall'aprile 2010, infatti, i proprietari di piccoli impianti eolici possono vendere l'elettricità prodotta, mentre il governo ha annunciato nuovi investimenti per potenziare le infrastrutture necessarie ad una maggiore diffusione della generazione distribuita.
Lo studio si era proposto di determinare la tipologia di impianti eolici di piccola scala (minieolico) più convenienti, e in particolare quelli adatti ai venti deboli. A tal fine ha preso in esame diversi parametri: numero delle pale, grandezza delle pale, design e progetto elettrotecnico del generatore.
La ricerca è stata condotta sia con calcoli effettuati in base agli impianti esistenti, sia con simulazioni al computer.
In base a entrambi i metodi i risultati indicano che, tra tutti, il parametro più influente sulla quantità di energia prodotta è la grandezza delle pale, e più precisamente il diametro del rotore: maggiore è il diametro, più alta è l'efficienza dell'impianto.
Per quanto riguarda il numero di pale, dai calcoli è emerso che nelle turbine a velocità costante è più conveniente usare impianti con poche pale.
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