L’estate del ragno violino
Ecco come difendersi

Normalmente è possibile trovarlo nei luoghi appartati e protetti, come per esempio i solai o le scarpe. Può anche accadere che si rifugi in casa e si nasconda all’interno di piccole crepe nel muro. Il suo morso, che è indolore ma al contempo molto velenoso, può provocare conseguenze serie

È l’estate del ragno violino. Già alcuni casi di morsi sono stati registrati in Italia. il ragno violino, o Loxosceles rufescens, è chiamato così proprio per la caratteristica macchia a forma di violino che ha sul corpo. Si tratta di un ragno di piccole dimensioni (tra i 7 e i 10 millimetri) di colore marrone, tendente al giallognolo. Normalmente è possibile trovarlo nei luoghi appartati e protetti, come per esempio i solai o le scarpe. Può anche accadere che si rifugi in casa e si nasconda all’interno di piccole crepe nel muro, fra le pietre, dietro ai battiscopa, sotto a mobili o scatoloni, oppure, come già accennato, all’interno di scarpe, indumenti o biancheria per la casa, come guanti, calze, lenzuola.

La sua stagione ideale è quella estiva, più calda ed afosa. Non si tratta di un ragno aggressivo, al contrario ha paura dell’essere umano, nella gran parte dei casi, infatti, chi viene sottoposto al suo morso è perchè “subisce” la sua difesa quando si sente per qualche motivo attaccato (come può accadere quando andiamo a cercare alcuni degli indumenti sopra indicati).

Il suo morso, che è indolore ma al contempo molto velenoso, è difficile da percepire, i primi sintomi compaiono solamente dopo qualche ora o addirittura entro due giorni dalla puntura. I possibili sintomi possono essere irritazione, arrossamento, gonfiore, comparsa di eritemi, bruciore e formicolio, prurito, dolore di tipo urente, diminuzione della sensibilità nell’area colpita, febbre alta, nausea e vomito, brividi, mialgia e artralgia, mal di testa, emolisi e trombocitopenia. Nei casi in cui compaiano gli ultimi sintomi è meglio dirigersi verso una struttura ospedaliera per ricevere tutte le cure del caso (farmaci analgesici, oppioidi, farmaci corticosteroidi, antistaminici, trattamento chirurgico per rimuovere l’area necrotica).

© RIPRODUZIONE RISERVATA