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Sabato 02 Luglio 2016
L’ex presidente Angiuoni
«Io socio del Como? Impossibile»
L’imprenditore ringrazia Porro per l’offerta ma non prevede un suo ritorno in società. Domenica su La Provincia un’ampia intervista sui problemi economici in corso
«Io ancora nel Calcio Como? Impossibile». Chiude la questione, probabilmente una volta per sempre, l’ex presidente del Como, Enzo Angiuoni. Con la sua causa nei confronti dei soci del Calcio Como ha messo in moto un meccanismo che ha scoperchiato una situazione di difficoltà della società, che ha portato all’istanza di fallimento che sarà discussa il 13 luglio in Tribunale a Como. Ma giovedì sera, nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal Como, aperto anche ai tifosi, il presidente Pietro Porro ha teso la mano ad Angiuoni: «Abbiamo sistemato le nostre questioni, se vuoi puoi tornare in società».
Un passo inaspettato, soprattutto alla luce della causa che ha accompagnato il loro percorso negli ultimi mesi. Angiuoni chiedeva di essere sollevato dall’impegno fidejussiorio relativo al mutuo in essere sul centro sportivo di Orsenigo. Il Como si è impegnato a subentrare, grazie alle garanzie poste in essere dalla S3C, proprietaria di Orsenigo e delle aziende dei soci del Como. «Ci sono garanzie per 900 mila euro», ha assicurato Porro.
Che, dopo l’incontro, ha scritto ad Angiuoni per invitarlo a rientrare in società: «Io ho sempre detto che Porro è una persona seria, ho sempre avuto fiducia in lui, degli altri soci non posso dire le stesse cose, ma solo perché non li conosco. Mi ha fatto piacere questa sua apertura e lo ringrazio di cuore. Ma non posso più occuparmi del Como».
Angiuoni, spesso in tribuna al Sinigaglia come semplice tifoso, non se la sente più: «Da presidente, nel Como mi sono sempre impegnato personalmente. Ora la situazione non me lo permette più: sono impegnato nel traghettare la mia azienda fuori dalle secche della crisi, ho una famiglia, dei figli e dei nipoti da tutelare. E non amo le società con molti soci: dico sempre che le società si fanno in numero dispari, e tre si è già troppi. Ma al Como sono sicuro che riusciranno a superare questo momento di difficoltà».
Leggi l’intervista completa su La Provincia di domenica 3 luglio
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