Musica
Domenica 08 Luglio 2012
Lindsey violinista hip hop
il fenomeno del momento
Quasi 100 milioni di utenti iscritti al suo canale di video musicali su YouTube in poco più di un anno, fan che l'hanno seguita anche ai piedi del Monte Bianco ma soltanto mamma e papà ad accompagnarla nel suo primo concerto pubblico in Europa. È l'eclettica 'violinista hip hop' Lindsey Stirling, il sogno americano ai tempi della musica online. Nel 2010 è arrivata ai quarti di finale del talent show "America's got talent" ma, per sua stessa ammissione, «il successo è venuto con Internet»
Venticinque anni, mormone, nata nello Utah (Stati Uniti) in una famiglia non certo benestante, sul palco Lindsey riesce a innovare la tradizione, catturare e incantare, spaziando dal country all'hip hop attraverso anche la musica celtica. Da solista suona, danza e diventa un tutt'uno armonioso con il suo violino, al quale si è avvicinata all'età di sei anni. «La mia passione? È sbocciata grazie ai miei genitori e a un vecchio giradischi che in casa suonava musica classica», spiega la violinista, giunta in Italia con al fianco soltanto i genitori, dopo essersi esibita al festival internazionale "Celtica", in Valle d'Aosta. «Non pensavo di avere così tanto seguito anche qui, in mezzo alle Alpi. Ho iniziato a rendermene conto alla vista dei cartelloni con la mia foto e poi, durante il concerto, quando tanti ragazzi intonavano il mio nome. È fantastico», aggiunge dopo essere scesa dal palco del bosco di Peuterey, a 1.500 metri di quota in Val Veny, nel comune di Courmayeur (Aosta).
Con il padre che ascoltava vecchi dischi e passava al setaccio tutti i giornali locali alla ricerca di concerti gratuiti di musica classica dove portare la figlia, a soli cinque anni maturò in Lindsey il desiderio di suonare.
«Implorai per un anno i miei genitori: volevo a tutti i costi un violino, e alla fine lo ottenni». Lezioni sporadiche, soprattutto nei primi anni: nonostante i sacrifici della famiglia, una volta a settimana e, per quindici minuti soltanto, un'insegnante dedicava le sue attenzioni alla giovanissima appassionata. Poi 12 anni di lezioni private di musica classica sempre più intense ma anche, all'età di 16 anni, una vivace esperienza in un gruppo di rock che l'ha portata a comporre e suonare da solista anche tracce vicine a quel genere. Le sue performance musicali l'hanno condotta a vincere prestigiosi concorsi nazionali e intanto una borsa di studio l'aveva proiettata al college dove, dalla conoscenza con un giovane regista, sono nate anche diverse collaborazioni per i suoi video musicali da milioni e milioni di visualizzazioni.
Dalla città natale Provo, a una settantina di chilometri da Salt Lake City, è stata proiettata a New York in diversi contesti. A partire dalla sua esperienza di missionaria mormone a quella, nel maggio scorso, di un concerto-evento. «Fino a oggi è stato il momento più bello della mia carriera. Ero io l'artista principale della serata e temevo potesse non venire molta gente, invece c'è stato il tutto esaurito!».
Tanti i singoli che ha pubblicato o soltanto composto dopo la partecipazione alla quinta edizione di Americàs got talent: rivisitazioni, anche di tracce di musica più pop, ma soprattutto proprie creazioni, che confluiranno nel suo prossimo, nonchè primo, album.
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