Salute
Martedì 25 Gennaio 2011
L'ipotermia può salvare
chi è colpito da ictus
E' pronto a decollare, se arriveranno i finanziamenti europei, un progetto europeo per applicare l'ipotermia terapeutica al fine di recuperare chi è colpito da ictus. Undici gli ospedali interessati al protocollo: tra questi anche Lecco
Secondo il progetto la sperimentazione dovrebbe riguardare 1500 pazienti di tutto il Vecchio Continente per cinque anni. Chiamati in causa 80 ospedali.
"L'ictus -ha spiegato Malcolm Macleod, dell'Università di Edinburgo e a capo di uno studio pilota - è un potente killer: ogni giorno almeno mille europei muoiono di infarto, circa uno ogni 90 secondi, e circa il doppio sopravvive ma rimane disabile". Con l'ipotermia si potrebbero recuperare 40 mila europei ogni anno".
"I centri italiani interessati a partecipare al protocollo - afferma Francesco Orzi, direttore di Neurologia all'Ospedale Sant'Andrea - sono undici, da Roma a Firenze, Milano, Lecco, Verona e Treviso". "In città come Roma - aggiunge Orzi - ci sono circa 20 casi al giorno e in Italia sono circa 190mila ogni anno. Circa il 20-30% si ristabilisce completamente in un mese, ma circa il 20-25% muore nel giro di un anno, specie nel primo mese. Gli altri non recuperano completamente, soffrono di disabilità motorie o cognitive che rimangono".
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