Cara Provincia,
in questa emblematica estate, emblematica non solo dal punto di vista del meteo, si avvertiva l' impellente necessità di complicare ulteriormente il panorama politico del nostro bel Paese.
Ancora una volta ci ha pensato lui, il solito Pierferdinando Casini che, in men che non si dica, ha concepito, dato alla luce e presentato al lido Atlantis di Otranto la sua nuova creatura: il Partito della Nazione.
Nel rigoroso rispetto dell'ordine alfabetico dopo il P.d.l. e opportunamente evitato un ipotetico P.d.m … (per non offrire il destro a facili ironie) siamo così arrivati al P.d.n..
A questo punto sarà quindi logico attendersi la nascita di un P.d.o.: il Partito delle oche !
Stante la nota propensione di svariati nostri politici a starnazzare è verosimile prevedere che in breve conterebbe un congruo numero di iscritti, ma soprattutto soci onorari. Con vive cordialità.
<+LET_FIRMA>Carlo Crimella
<+LET_PAESE>Ronago
Caro Crimella,
siamo arrivati alla prima domenica post-ferragostana ed è giusto e legittimo fare un po' d'ironia e concedersi un ultimo istante di buonumore. Ma al più presto bisognerà tornare con i piedi per terra perché, come cantavano i Righeira, l'estate sta finendo e i problemi, che stanno come Annibale ante portas, si ripresenteranno puntuali, con il loro carico di incognite.
Di fronte al desolante, squallido spettacolo offertoci dalla politica in queste ultime settimane, mi sono venute in mente le parole che udii qualche anno fa da un illustre esponente locale della Democrazia Cristiana. Costui - persona onesta, oltre che acuto analista - mi spiegò che l'Italia è un Paese che non si governa senza il Centro. Ebbene, credo che i fatti gli stiano dando ragione.
Questo bipolarismo all'italiana, che avrebbe dovuto celebrare i fasti della Seconda Repubblica, in realtà si sta rivelando per quel che è: una nefasta metastasi della Prima. Ecco perché io non sottovaluterei l'importanza di un nuovo polo moderato, se davvero qualcuno sarà capace di darlo alla luce.
Per il resto, sono con lei. Oggi, rispetto al passato, abbiamo due problemi in più: una classe politica spudorata e senza più ritegno, che pensa soltanto al proprio tornaconto personale, e una legge elettorale che priva il cittadino del suo diritto fontamentale, quello di scegliere. Tornare al voto in queste condizioni significa ribadire la "porcata" e confermare questa Casta di nominati, con tutti i suoi vergognosi privilegi. C'è poco da stare allegri.
Pier Angelo Marengo
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