Lo zaino in Ticino
promosso a costo zero

Una mamma comasca si trasferisce. E fa una piacevole scoperta. In Italia per la prima elementare avrebbe sborsato 120 euro almeno

Non è solo la burocrazia zero per le imprese. Vale anche il costo zero per la cartella della prima elementare.

A Como infatti costa più di 120 euro, in Svizzera nemmeno un centesimo. Paola Agostoni, una mamma comasca, ha deciso di trasferirsi con il marito e la famiglia oltre confine, una scelta fatta per ragioni di lavoro da un numero sempre crescente di frontalieri. E ha fatto questa scoperta, piacevole.

Dovendo iscrivere il primo dei tre figli alle primarie ha chiesto indicazioni per i libri, la cartella e l’astuccio. «Le insegnanti mi hanno detto che non devo comprare niente - racconta Paola, la scuola in questione per la precisione è quella di Pregassona, a due passi da Lugano -. Si sono raccomandate solo di portare le scarpe e il cambio quando c’è ginnastica. Per il resto pensano loro a tutto il materiale occorrente: gomme, matite, pennarelli, quaderni, eccetera. Non devo acquistare nemmeno i libri, maestri e maestre costruiscono nel corso dell’anno delle schede e degli elaborati che poi vengono utilizzati in classe. Credo che siano diversi anche i programmi di studio rispetto all’Italia, il metodo didattico».

Parlare sempre male del nostro bel paese forse è ingiusto, ma è bene fare notare che tante scuole e asili di Como chiedono ai genitori la cortesia di comprare perfino i fazzoletti e i bicchieri di carta.

Nel vicino Cantone invece non c’è nemmeno la soddisfazione di scegliere il proprio diario.

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