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Lunedì 12 Gennaio 2009
Lo sport rimane al palo
Como se n’è dimenticata
Dal villaggio preannunciato nel 2008 alla maledizione delle piscine
Strutture ancora all’anno zero: breve rapporto di una mezza disfatta
Non corre certo buon sangue tra Como e lo sport. Nella città delle piscine ristrutturate a tempi tutt’altro che da corsa a cronometro, per il villaggio dello sport di Muggiò bisognerà aspettare la fine di febbraio per la riunione sulla valutazione di impatto ambientale, mentre per il campo da rugby (inserito pure nel programma elettorale) è ancora tutto all’anno zero.
Nel marzo 2008 era stato approvato il progetto preliminare e adottata la variante urbanistica necessaria per la realizzazione del cosiddetto "villaggio dello sport". In consiglio comunale Mario Lucini (Pd) chiese espressamente se non fosse necessario redigere la "Vas" (valutazione ambientale strategica). Il direttore generale Nunzio Fabiano e il dirigente dell’Urbanistica, Roberto Laria, rassicurano dicendo che quella procedura non andava seguita. Per mesi, fino al dicembre scorso, non si è più saputo nulla né del villaggio dello sport né dei tempi di realizzazione. In aula Lucini ha evidenziato che la società promotrice dell’intervento che realizzerà a Muggiò una vera e propria cittadella sportiva, il 7 agosto aveva chiesto al Comune di avviare la procedura di Vas. La giunta del 3 dicembre ha dato il via libera alla stesura della valutazione ambientale strategica. La conferenza è fissata per il 26 febbraio alle 10 a Palazzo Cernezzi. A quel punto bisognerà vedere se serviranno ulteriori riunioni prima di portare di nuovo in consiglio la documentazione per l’approvazione del progetto definitivo.
Nel programma elettorale si parla dell’ipotesi di spostamento dello stadio Sinigaglia (più volte Bruni ha lanciato un concorso di idee per la riqualificazione della zona, legata all’Expo 2015), della cittadella dello sport, ma anche di uno stadio di rugby.
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