Lombardia: «Le grandi opere
Tutte infiltrate dalla mafia»

La denuncia arriva dalla Commissione antimafia del Parlamento Europeo: «Non esiste un solo grande cantiere pubblico lombardo che non abbia problemi di criminalità e che non sia stato oggetto di un provvedimento di interdizione da parte dell'Atimafia»

La denuncia arriva dalla Commissione antimafia del Parlamento Europeo: «Non esiste un solo grande cantiere pubblico lombardo che non abbia problemi di criminalità e che non sia stato oggetto di un provvedimento di interdizione da parte dell'Atimafia»

Tra le opere "infiltrate" i primi cantieri legati ad Expo, Brebemi, Tav e Pedemontana. Un vero e proprio bollettino di guerra quello emerso dalle audizioni della Commissione europea con i vertici della Procura e delle forze dell'ordine. Secondo i dati forniti sono oltre 140 i provvedimenti interdittivi e di esclusione di imprese dai principali cantieri pubblici lombardi.

In alcuni settori come la movimentazione di terra «c'è di fatto un monopolio di certe aziende che operano nella zona grigia dell'economia». Imprese quasi sempre legate alla 'ndrangheta calabrese, mafia ormai egemone in Lombardia

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