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Martedì 03 Marzo 2009
Lombardia promossa sui rifiuti
Ma deve stare attenta alla linea
Nel rapporto Osservasalute la Lombardia si colloca meglio del resto d'Italia: ottimi la raccolta differenziata e lo smaltimento. Aumenta la popolazione, grazie a locali e immigrati, qualche preoccupazione per la tendenza al sovrappeso, in compenso si fa molto sport
Nel 2006, la regione registra una produzione pro capite di rifiuti solidi urbani pari a 518 Kg per abitante, contro un valore medio nazionale di 550; nonostante insieme al Lazio (10,3%) la Lombardia (15,2%) generi un quarto della produzione totale nazionale di rifiuti, mantiene il primato virtuoso di regione che smaltisce in discarica la percentuale inferiore di rifiuti urbani prodotti (solo il 16,5% del totale), mentre con 13 impianti il tasso di incenerimento ha raggiunto il 39%.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata, spiega il rapporto, col 43,6% dei rifiuti avviati alla raccolta differenziata la Lombardia si colloca sopra l'obiettivo fissato dalla normativa per il 2007.
Cresce anche la popolazione lombarda. Il saldo medio annuo nel biennio 2006-2007 è stato, infatti, di +9,5 persone per mille residenti per anno, in gran parte dovuto al saldo migratorio (+8,5 per mille). Il tasso di fecondità totale (ovvero il numero medio di figli per donna) è alto: nel 2006 è pari a 1,410 figli per donna contro un valore medio italiano di 1,350. Di poco superiore alla media italiana (31 anni) è, invece, sempre nel 2006 l'età media delle donne al parto, 31,2 anni.
È alta anche la percentuale di nati con almeno un genitore straniero nel 2006 è di 18,1% (figli con padre straniero) e 20,5% (figli di madre straniera), contro valori medi italiani di 11,1% e 13,5%.
Quanto alla linea, i lombardi stanno meglio rispetto ai cittadini di molte altre regioni: il 30,9% delle persone dai 18 anni in su risulta in sovrappeso (35% valore medio italiano); il 9,3% risulta obeso contro il 10,2% italiano. Abbastanza buona la percentuale dei lombardi che praticano sport in modo continuativo: il 24,3% lo fa, (contro il 20,5% medio dell'Italia) mentre il 31,9% non ne pratica affatto (41,1% media italiana).
Altro aspetto "molto positivo", per il rapporto Osservasalute, riguarda i trapianti: la Lombardia, con più di nove milioni di abitanti, è la regione che fornisce più donatori utilizzati (194) e, dopo la Calabria, la regione con il miglior rapporto organi/donatore, con un valore di 3,38.
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