Longo: «Frosinone vuol dire entusiasmo»

Interviste E’ comunque una partita difficile da preparare, il Frosinone è una squadra con tante ottime caratteristiche

La vittoria di Brescia ha portato certamente molto ottimismo al Como e a mister Longo. Che affronta la partita di domani contro il Frosinone capolista pensando anche, perchè no, alla possibilità di un’altra vittoria. Perchè, dice il tecnico, “la continuità di risultati l’abbiamo trovata, adesso serve vincere più di una partita di seguito. Per noi è sicuramente una partita molto importante, ed è una grande opportunità da sfruttare con entusiasmo”.

Un’opportunità comunque complicata, che per il tecnico ha anche una sfumatura personale particolare, perchè proprio alla guida del Frosinone Longo ottenne nel 2018 la promozione della squadra ciociara in serie A. “E conservo ancora un legame forte con quella piazza, che mi ha dato tanto e a cui sono molto riconoscente, alla società e ai tifosi. Il presidente Stirpe, il ds Angelozzi e mister Grosso stanno davvero facendo un capolavoro, e auguro loro il meglio”. Naturalmente non per domani, quando un piccolo capolavoro potrebbe anche essere, per Longo, quello di fermare la capolista. “E’ comunque una partita difficile da preparare, il Frosinone è una squadra con tante ottime caratteristiche, che sfrutta bene le catene esterne, sa ribaltare velocemente l’azione, una squadra che gioca con grande dinamismo”.

Il punto, dunque, è come scegliere di affrontarla. Se puntare di più su caratteristiche simili o viceversa rispondere giocando la carta della qualità in mezzo al campo. “Come al solito non anticipo nulla, anche perchè manca ancora l’ultimo allenamento che è importante per valutare le condizioni di ciascuno”. Intanto la disponibilità dei giocatori è diventata più ampia, “e bisogna capire se vale la pena di giocare subito certe carte o di usarle a partita in corso”. Discorso che riguarda giocatori come Fabregas e a questo punto anche Baselli, visto il suo impatto sulla gara di Brescia. “Baselli sta meglio, anche se non è ancora al top della sua condizione”, e ancora potrebbe essere impiegato magari a partita iniziata, in una posizione simile a quella già vista anche sabato, dietro le punte. “Lui non è esattamente un trequartista, ma piuttosto un centrocampista con capacità di inserimento. Ha iniziato la sua carriera da play, o anche da mezzala, può avere comunque un impiego tipo quello visto nella parte finale a Brescia”. Insomma, molto dipenderà dall’andamento della partita.

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