Società e Costume
Sabato 01 Ottobre 2011
Love story con una russa
Via il capo della polizia svizzera
Michael Perler è stato rimosso dall'incarico perché ha portato con sé a una conferenza sulla mafia russa una donna con la quale non era "opportuno" farsi vedere in giro. I giudici lo hanno accusato per avere seguito "soltanto i propri sentimenti"
GINEVRA - Il più alto funzionario della polizia svizzera è stato sospeso dall'incarico questa settimana per una relazione "pericolosa" con una donna di origini russe.
Secondo il Tribunale amministrativo federale, Michael Perler, 42 anni, ha sbagliato a chiedere ai suoi subordinati di fare dei controlli sulla nuova compagna e ad averla portata con se nel 2010 in un viaggio di lavoro a San Pietroburgo il cui obiettivo era una conferenza sulla lotta alla mafia russa.
Per il Tribunale amministrativo federale, la funzione di capo della polizia è estremamente delicata poiché ha accesso a informazioni confidenziali come quelle dei servizi segreti interni ed esteri.
Sono stati i media a rivelare che Michael Perler aveva portato la compagna in una missione all'estero. A seguito della pubblicazione della notizia, è stata aperta una inchiesta interna che ha portato alla sospensione dell'alto funzionario.
Nel rapporto gli inquirenti hanno criticato l'ingenuità di Perler e "la sua irresponsabilità". "Ha seguito solo i suoi sentimenti", recita il documento. Perler si è difeso dalle accuse dichiarando di essersi separato
dalla donna.
Secondo il tribunale, l'alto funzionario avrebbe dovuto rendersi conto da solo che la relazione non era "adeguata". Stando al giornale "Tages Anzeiger", che ha condotto l'inchiesta, l'ex fidanzata del poliziotto, Elena T. vive da lungo tempo in Svizzera. Stilista di formazione, è anche maestra
di sci e ha per clienti i ricchi russi in vacanza a Saint Moritz.
© RIPRODUZIONE RISERVATA