Dal borgo di Honfleur fino ai faraglioni di Etretat, tutto racconta infatti di luoghi che riportano ad un passato lontano, dove le persone vivevano in graziose abitazioni e tutto era fatto con materiali locali. Così è lungo le antiche strade di Honfleur, una suggestiva cittadina dove protagoniste sono casette dal tetto in ardesia e pietre squadrate che disegnano i viottoli. Qui, le case alte e strette si specchiano vanitose nell'estuario della Senna, dipingendolo in verticale dei variopinti colori delle facciate. Come in un quadro impressionista le casette così riflesse nell'acqua perdono i contorni definiti, e variano nella luce a seconda dell'umore del cielo.
Ricca di Gallerie d'Arte come poche città al mondo, Honfleur ha la capacità di catturare il cuore del visitatore per la sua dimensione rilassata, dove protagonisti sono i movimenti cadenzati e leggeri dei passanti e balconi in fiore come fosse sempre primavera. È una città dove dialogare, sorseggiare una buona tazza di caffè e ridere spensierati passeggiando fino a sera, per cenare in uno di quei ristorantini tipicamente francesi, che offrono in tavola i migliori frutti del mare.
A partire dalle ostriche, che costano meno della birra. Uno dei piatti più richiesti è quello con “les moules”, le cozze, che vengono servite in un pentolino molto alto con una crema che varia, a seconda del gusto del cliente. La quantità di molluschi che vi troverete è a dir poco sorprendente.
Ci sono naturalmente anche piatti più sofisticati, sempre a base di pesce, che potete degustare in un locale intimo come il Restaurant Le Breard – dovesi cena a lume di candela - per poi terminare la serata con un buon bicchiere di Calvados, il brandy di mela tipico della Bassa Normandia! A Honfleur non mancano nemmeno gli alberghi ricchi di storia e poesia. È il caso, per esempio, dell'Absinthe, un piccolo hotel con vetri colorati e leggerissimi, disegnati a losanghe da fili di piombo fuso che lasciano intravvedere le sagome di persone che passeggiano con calma lungo la piccola strada.
Nulla si confonde: i suoni sono puliti, brevi e cadenzati. Anche la pioggia danza leggera, suonando la canzone più evocativa. Una scena di questo tipo è possibile immaginarlo solo nel cuore dell'antica Europa, dove fare un viaggio di Nozze significa innamorarsi delle proprie radici. Perché qui, in Normandia le sorprese non sono grandi grattacieli e la frenetica avanguardia, ma lo stupore di un tempo che calma i sensi, riportando tutto in un equilibrio fatto di bellezza ed armonia.
Un'armonia di cui perle raffinate sono anche elementi architettonici come l'antico hotel di Ferme Saint Simeon, con la facciata tutta in ardesia nera ed i salotti con le grandi travi incurvate dalla storia. L'intimità della Normandia si amplifica all'infinito a Etretat, dove il mare si muove potente, accompagnato da un vento deciso. I faraglioni bianchi, che qui sono lo spettacolo più grande, furono di ispirazione anche a Monet, che li dipinse nel 1883 circa in numerose opere tra cui “la Manneporte” e “Soleil Couchant”.
La suggestione evocativa della zona che tanto fu di ispirazione al padre degli impressionisti è ancora oggi intatta offrendo allo spettatore un quadro sull'infinito di cui protagonisti sono pietre bianche e un mare che sprigiona in ogni onda tutta la potenza e la bellezza della Manica.
Heidi Busetti
Info www.normandie-tourisme.fr/it
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