Lunedì nero, sanità privata chiusa e ospedali al collasso

Cliniche in ferie, centinaia in coda al Sant’Anna e al Valduce
Ambulatori presi d’assalto: rischio di disagi fino all’Epifania

Sanità privata in ferie, giornate festive a ripetizione, influenza, freddo, ghiaccio sulle strade e sui marciapiedi. Un mix micidiale per gli ospedali Sant’Anna e Valduce, sommersi dai pazienti e alle prese con più di un problema. Ieri mattina, per esempio, centinaia di persone sono rimaste in coda negli ambulatori delle due strutture prima di poter effettuare un esame del sangue e il copione si ripeterà nei primi giorni del nuovo anno, complice la chiusura di alcune cliniche private convenzionate. Affollatissime anche le corsie, a partire dall’ortopedia del Sant’Anna, con attese di diversi giorni per chi deve sottoporsi a un’operazione chirurgica non urgente. Basti pensare che pochi giorni fa c’erano 17 persone ricoverate per la frattura di un femore. In pronto soccorso il viavai di persone vittime di infortuni è costante, per non parlare delle decine di bambini visitati ogni giorno al pronto soccorso pediatrico di via Napoleona. 

Giovedì 25, venerdì 26 e domenica 28 dicembre i laboratori di Sant’Anna e Valduce sono rimasti chiusi e ieri, alla riapertura, sono stati presi d’assalto: «L’afflusso di cittadini è risultato decisamente superiore alla media – confermano da via Napoleona – Molte persone in questi giorni non lavorano, anche per questi gli accessi aumentano». Non è tuttavia l’unica spiegazione. Il direttore generale del Valduce, Nicola De Agostini, a questo proposito infatti aggiunge: «Molte strutture private accreditate nel periodo natalizio chiudono e chi resta attivo, come noi e il Sant’Anna, inevitabilmente finisce sotto pressione». La coda, ieri mattina, arrivava fino al cancello esterno, e i disagi potrebbero riproporsi nei prossimi giorni, almeno a giudicare dall’elenco delle chiusure decise dalle strutture private: alla clinica San Nicolò il laboratorio analisi è chiuso dal 24 dicembre e riaprirà il 7 gennaio, il laboratorio di Villa Aprica sarà off limits dall’1 al 6 gennaio, quello del Centro diagnostico comense dall’1 al 4. Al Valduce, peraltro, anche la radiologia ha dovuto fare i conti con un boom di pazienti: «Sono arrivati in tantissimi – afferma De Agostini – D’altra parte per le radiografie tradizionali, come il torace e gli arti, non è più prevista la prenotazione».

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