Lungolago, lavori da 400mila euro
Appalto assegnato a una ditta di Napoli
Sopralluogo ieri sul cantiere, 60 giorni per riaprire dai giardini a Sant’Agostino
La Regione: la vecchia biglietteria diventerà una terrazza panoramica
Assegnato dalla Regione l’appalto per la manutenzione del cantiere delle paratie per la riapertura dell’area dei giardini a lago e di Sant’Agostino.
«L’affidamento dei lavori - ha spiegato ieri il direttore dei lavori Alessandro Caloisi - riguarda due appalti diversi. Il primo, da 20mila euro, per il trasporto dei materiali di proprietà pubblica dall’area del cantiere al deposito di Pusiano (di proprietà della Roda acciai, che ha messo a disposizione l’area tramite Amici di Como, ndr) sempre nel comasco. La ditta individuata è la Autotrasporti Porro di Erba». Caloisi ha aggiunto che «il secondo appalto, da 400mila euro, riguarda la manutenzione, cioè il restauro dei marciapiedi, dei giardini, del verde e dei parapetti e, soprattutto, la rimozione delle recinzioni. L’azienda aggiudicataria è la Vivai Antonio Marrone della provincia di Napoli».
Si tratta di un’aggiudicazione provvisoria che dovrebbe diventare definitiva, con la firma del contratto, nei prossimi giorni.
«Il cronoprogramma illustrato a gennaio dall’assessore al Territorio Viviana Beccalossi - ha chiarito Paolo Baccolo, responsabile dell’unità di crisi regionale - sarà rispettato. Entro fine aprile inizieranno gli interventi». Per l’estate il lungolago dovrebbe tornare utilizzabile.
Il direttore lavori ha spiegato che «di fatto la città vedrà dei lavori veloci e itineranti: verranno tolte le recinzioni di cantiere, restaurati i marciapiedi e montato il vecchio parapetto. Soltanto tra Sant’Agostino e la darsena verrà mantenuta un’area residuale di cantiere (dove sono presenti alcune baracche sotto sequestro, ndr)».
La vecchia biglietteria della Navigazione sarà trasformata in una terrazza panoramica.
Nell’area chiusa di fianco ai container della nuova biglietteria, verranno realizzati invece una serie di interventi di abbellimento, ma la zona resterà inaccessibile. L’intervento prevede l’allestimento a verde in grado di impedire l’accesso, ma di un’altezza tale «da non impedire la vista del lago». Prevista anche la piantumazione di arbusti e rose.
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