Lungolago pedonale
«Ci vorranno tre anni»

Ipotesi contenuta nel piano generale del traffico avviato dalla giunta. L’assessore: «Sarà la città poi a decidere se attuarlo o meno»

Tre anni per poter rendere perdonale il lungolago in alcune sere e in alcuni giorni festivi. È questa l’ipotesi a cui sta lavorando Palazzo Cernezzi e che dovrebbe emergere dal nuovo piano del traffico per il quale la giunta ha avviato formalmente l’iter effettivo per l’approvazione definitiva da una manciata di giorni. Il documento, contiene oltre a una serie di rilevazioni obbligatorie, anche quattro obiettivi di studio: la mobilità sostenibile e ciclopedonale, il trasporto pubblico, la situazione della sosta in città e l’analisi del comparto girone/lungolago. Tra dieci giorni, il 19 maggio, partirà la procedura di valutazione ambientale strategica - come stabilito dalla delibera di giunta - e, nell’arco di un paio di mesi si avranno le prime conclusioni.

L’assessore alla Mobilità Daniela Gerosa chiarisce che, per quanto riguarda l’ipotesi di chiusura del lungolago «è limitata ad alcuni orari e giornate» e che «è esclusa una chiusura totale e nelle ore di punta». «È necessario - spiega Gerosa - che si verifichi anche l’impatto di una chiusura a orari del lungolago non solo sulla convalle, ma anche all’esterno, ed è quello che verrà fatto con il piano del traffico. Solo quando si avrà il quadro complessivo si potrà prendere una decisione. In ogni caso pensare di dover realizzare le due rotatorie richiederebbe comunque circa tre anni. Facendo la valutazione ambientale si analizza la sostenibilità del piano perché il nostro obiettivo non è certamente quello di fare qualcosa per peggiorare le condizioni generali. Si tratta di un piano di fattibilità, poi sarà la città a dover scegliere se vuole realizzare o meno i contenuti del piano».

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