Se non ci fossimo di mezzo noi, poveri italiani, diremmo che siamo alle comiche finali. In realtà l'impero decadente di Berlusconi - Bossi ci offre ancora una volta il meglio di sé. Non basta il premier che ci dà dei "senza cervello" e che insulta i magistrati nel silenzio del patner leghista: ora i ministri si insultano tra di loro pubblicamente.
Nel video trasmesso da Repubblica, si vede il ministro della funzione pubblica Brunetta che, durante la presentazione della stangata "lacrime e sangue" per noi tutti, magnifica l'ottimo trattamento riservato ai dipendenti pubblici. Mentre sciorina cifre senza senso, il ministro Tremonti esclama «questo è un cretino» e chiede conforto al ministro Sacconi. Costui ha tanto rispetto per Brunetta che esclama «io non lo ascolto neanche».
Alla fine del suo intervento Brunetta esalta le visite fiscali per i dipendenti e anche qui è rimbeccato a voce alta da Tremonti che lo apostrofa pubblicamente, facendo intendere che tale controllo sanitario è necessario per Brunetta. Dopo gli insulti agli italiani, dopo gli insulti tra ministri, urge un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio). E certamente non per noi.
Dott. Andrea Bagaglio
In verità siamo tutti sottoposti, e non da poco tempo, a un trattamento giudiziario-mediatico praticamente obbligatorio che ci lascia sbigottiti. Perché conferma che i tentacoli della Casta s'allungano dove non penseremmo mai che s'allungassero; ribadisce che la classe dirigente, quella che sta al governo, è vittima più dei suoi veleni che dei veleni altrui; rammenta che scandalopoli non è solo di destra.
E' anche di sinistra come dimostrano i guai dell'ex responsabile dei trasporti del Pd. Il risultato drammatico (ma sì, usiamolo questo termine, pur se odora di retorica) è la cupa, conclamata, vergognosa certezza che l'etica nella politica è qualcosa di sconosciuto per molti. Perfino di irriso. E addirittura di contestato. Secondo una diffusa corrente di pensiero, l'etica e la politica son due viaggiatori diversi sul treno della vita privata e pubblica: non è necessario che siedano nello stesso scompartimento. Poi si vedono gli esiti della disinvolta morale individuale estesa alla gestione della cosa pubblica.
Purtroppo (in questo caso si deve dire purtroppo, invece che per fortuna) la persona è un unicum che come tale si manifesta in ciascuna sua attività. E la mediocrità - mediocrità è un eufemismo - dei singoli non ha mai prodotto una pluralità d'eccellenze.
Max Lodi
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