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Venerdì 10 Aprile 2009
Maggioranza divisa su nidi e giardini
Bruni: «Basta, la città vuole i fatti»
Il sindaco: «Fibrillazione dovuta al Pdl e al capogruppo». Sulle tariffe: si cerca l’accordo
Il clima all’interno della maggioranza e, in primis nel Pdl, resta tesissimo. La prova? La delibera sulle tariffe dei nidi che ha ottenuto il via libera (con una chiara spaccatura all’interno di Forza Italia) dei consiglieri, ma che poi non è stata portata in discussione in giunta. Il sindaco cerca di buttare acqua sul fuoco dicendo che si tratta solo «di un rinvio di due giorni per trovare la condivisione».
La frattura sui nidi - Il nodo è tutto interno a Forza Italia con alcuni liberal (il capogruppo Buono e Frigerio contrari mentre Alogna, Rudilosso e Belcastro si sono astenuti) sulle barricate per l’innalzamento della tariffa minima a 70 euro mensili e un tetto massimo fissato in 500 euro. A favore della revisione, invece, il sindaco e i ciellini, ma anche Gervasoni, An e la Lega. Il rinvio in giunta è dettato probabilmente dall’evitare che lo scontro si traduca in consiglio comunale (dove i liberal potrebbero fare asse con la sinistra). «Stiamo cercando una condivisione - ha detto Bruni - e per questo il documento non è andato in giunta».
Il clima teso e il Pdl - Il termometro politico all’interno del Pdl a Palazzo Cernezzi registra temperature altissime. Nonostante il rimpasto, infatti, la situazione non è cambiata e i liberal sono comunque di traverso (nidi, ma anche sui nuovi giardini a lago). Bruni respinge il fatto che non sia stato risolto nulla, ma ammette la fibrillazione. «C’è un aumento di tensione - ha chiarito - legata al Pdl che sta ridisegnando gli equilibri. E questo spiega il perché il capogruppo (leggi Pasquale Buono, ndr) è nervoso». Sulle ennesime polemiche dei liberal Bruni è chiaro e alla maggioranza ha parlato dicendo: «Ho fatto un discorso di responsabilità perché la città, dopo tutti i mesi passati a discutere adesso si aspetta i fatti. E quelli dobbiamo fare». Per la guida provinciale del Pdl ci vorrà ancora qualche giorno e l’ufficializzazione ci sarà dopo Pasqua. Lo statuto del Pdl prevede che ci sia un coordinatore e un vice (di FI se il coordinatore è di An e viceversa): i due dovranno prendere insieme le decisioni e, in caso di mancato accordo, portare le questioni alla direzione provinciale. Due sono i nomi in lizza per il ruolo di vertice: Alessio Butti se andrà ad An e Giorgio Pozzi per Forza Italia. Sul fronte capogruppo, invece, la rosa dei nomi si sta riducendo e i soliti bene informati sono pronti a scommettere che la sfida sarà a due e cioè tra StefanoRudilosso e Marco Butti (An). Entro fine aprile, comunque, si dovrebbe chiudere anche questo tassello.
I liberal e i giardini a lago - Il clima teso in maggioranza si è visto anche sul rifacimento dei giardini a lago. Il presidente del consiglio Mario Pastore ha espresso una serie di perplessità. Sul tema, però, il sindaco è categorico: «I giardini a lago sono una priorità. È uno dei pochi progetti presente anche nel programma elettorale. Poi si continua a parlare della città del bello e del turismo e ci si vuole fermare proprio sui giardini. Non ha senso». Il progetto, tra l’altro, era stato annunciato alla fine di luglio del 2004 durante l’inaugurazione della fontana rupestre. In quell’occasione Bruni disse che i giardini sarebbero stati rifatti entro la fine del mandato (cioè il 2007).
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