Mandello. Moto Guzzi
Il mito batte il record

Calcolate circa venticinquemila presenze nel corso della tre giorni dedicata al culto del marchio. Invasione di motociclisti ma anche di curiosi di ogni genere

Numeri da brivido per la tre giorni dedicata alla Moto Guzzi con l’entusiasmo dei circa 25 mila visitatori che se ne tornano a casa da Mandello felici di aver partecipato a questo motoraduno.

D’invasione si parlava e d’invasione si è trattato, così motociclisti giunti da 22 Paesi sono stati protagonisti di una fantastica tre giorni, come ha sottolineato il primo cittadino Riccardo Fasoli.

Ma già nella mattinata di ieri è apparso un grande cartello sulla rotatoria all’ingresso della città che dava con un anno di anticipo l’appuntamento ai guzzisti per l’edizione del 2017 con le date già programmate dall’8 al 10 settembre.

Apprezzate le manifestazioni collaterali che hanno arricchito un programma davvero ricco di eventi tutti legati ai motori e alla Guzzi.

L’avviamento delle moto da corsa a Molina è stato un vero e proprio show: è bastato avviare l’Otto cilindri per aver la piazza piena, ma anche l’appuntamento dedicato alla Regolarità con le Guzzi anni 60 (Lodola e Stornello) ha richiamato molti curiosi in quel prato fettucciato da un nastro di plastica.

Infatti a sorpresa ecco la presenza di personaggi storici come Enrico Cantoni considerato la storia vivente della vera Moto Guzzi, che ha raccontato quando in via Parodi decisero di avvicinarsi alle corse i regolaristi e che i modelli erano derivati dalla serie ma non erano vincenti fino a quando arrivò la Shell con un nuovo olio multigradi che risolse i problemi delle Guzzi.

Presenti anche Franco Dall’Ara, 10 medaglie d’oro alla Sei Giorni, l’Olimpiade del fuoristrada e Giuseppe Cornago titolato tricolore pure lui in sella alla Guzzi e in seguito direttore sportivo di Swm prima e di Fantic Motor poi.

Scrosci di applausi per modelli e modelle in piazza Roma con l’appuntamento moda moto e musica che ha visto un’insolita sfilata di modelli Guzzi che hanno richiamato l’attenzione di una piazza gremita sia per la musica che per le moto ma specialmente per modelle e modelli. Grande il successo ottenuto dagli stuntman del “muro della morte” che ad ogni spettacolo hanno fatto il pienone: circa 200 spettatori a show e tutti entusiasti di questo gradito ritorno al passato.

Un passato datato anni 20, quando cominciarono i primi spettacoli sulle pareti del catino in legno. Largo alle moto custom in piazza Gera che hanno polarizzato l’attenzione di molti guzzisti che hanno imboccato questa via che potrebbe essere di interesse anche per la Moto Guzzi, un segmento che lega benissimo con le possibilità che le moto mandellesi sanno e possono offrire alla clientela che sempre più vuole un prodotto fatto su misura, e la customizzazione è proprio la strada migliore.

Anche il piccolo e particolare museo della famiglia Pirelli ha avuto un boom di visite con papà Tarcisio a gestire l’expò e i figli Marco e Giorgio a raccontare le storie di questi reperti restaurati con tanta passione.

Code interminabili anche ieri per le visite alle linee di montaggio motori e alle catene, dove scendono i modelli della casa dell’aquila; così come al museo e per il merchandising.

Forse il vero potenziale della storia della Moto Guzzi nonostante siano passati 95 anni.

Nessuno si è ancora reso conto quanto può ancora raccontare, ma bisogna avere l’umiltà di saperlo ascoltare, questo fenomeno.

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