Attraverso la Provincia, vorrei gridare tutto il mio sdegno verso un certo Matteo Salvini, leghista (non posso chiamarlo onorevole, perchè non meritevole di tale titolo e del resto non è il solo, ma si trova in buona compagnia ) per le offese che costui con il suo canto stonato ha vomitato contro i napoletani e la città di Napoli! Probabilmente il suddetto personaggio, e coloro che hanno partecipato alla gazzarra, non conosce i napoletani e la storia di Napoli: li comprendo, forse per loro studiare certe cose è molto difficile. Non voglio stare a dire che un popolo è superiore all’ altro, ma vorrei sottolineare che Napoli, prima dell’ Unità d’ Italia era prima in tutto: la prima linea ferroviaria ( Napoli - Portici ), la prima galleria ferroviaria, il primo osservatorio economico, oltre alla sua bellezza.
Invito tutti i napoletani che avranno occasione di leggere queste righe ad elevare la loro condanna e il loro sdegno nei confronti di questo personaggio e di mandare una petizione al Parlamento Europeo, affinchè esso si possa esprimere in merito ad una mozione, quantomeno di censura verso costui. La ringrazio.
Ettore Russo
Lo sdegno, caro amico, serve a poco in una società di cui molti suoi segmenti -forse la sua maggioranza- lo ripudiano come cosa d’altra epoca. E’ una società che si compiace dello spontaneismo, della cafoneria scambiata per genuinità, dell’essere scurrili come d’un segno di coraggio per esternare la propria forza interiore. Eccetera. Quando i fondamentali dell’educazione e del rispetto altrui - altri due retaggi del tempo passato e nient’affatto rimpianto - diventano un complemento opzionale, non ci si può stupire che persino un onorevole (onorevole in ragione di che?) si esprima a quel modo. Ma il peggio non sono state le volgarità dell’esponente leghista - del quale è nota l’inclinazione a essere “grossiér” - all’indirizzo dei napoletani. Il peggio son state le giustificazioni alla sua uscita, fondate sul rilievo che, in fondo, erano parole dette in libertà alla fine d’un festoso raduno politico. Spontanee, insomma. Ingenue. Coraggiose. Presentare una petizione di protesta al Parlamento europeo? L’unica cosa da presentare, in quella sede, sarebbero le dimissioni di Salvini. Ma i dirigenti del suo partito non gliele faranno mai dare perché purtroppo lui non rappresenta solo se stesso: rappresenta effettivamente una parte d’elettori che la pensano esattamente come lui. E vanno blanditi, altro che banditi.
Max Lodi
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