Guardare negli occhi i nostri politici? Uno sforzo immane, prima dovremmo vedere la loro faccia, o quel che ne resta, o dovremmo essere noi dotati di un terzo occhio indagatore, capace di elevarsi sopra le loro menti. Ci vorrebbe il vecchio e saggio Taita, mistica figura letteraria, icona dei romanzi egizi di W. Smith, dotato appunto di tale facoltà, guida sicura del suo popolo; ma si tratta solo di romanzi, fanno pensare, riflettere, sognare ma sono solo libri. Ci sono anche i testi sacri però, anche in essi, padri longevi e saggi guidavano i loro popoli. Pensavo a ciò, riflettendo su una dichiarazione di mister B.: egli punta ai 150 anni. Matusalemme nostro insomma. Verrebbe da preoccuparsi per le nuove generazioni, visto cosa successe alla serena dipartita del nonno di Noè; al lavoro, dunque, falegnami e maestri d'ascia abbondano ancora dalle nostre parti. Detto ciò, comunque lunga vita! Forse ho un tantino esagerato con i paragoni, Matusalemme visse molto più a lungo, allora potremmo considerare i profeti minori, l'ottavo Abacuc parrebbe più realistico. Torno serio, auguro a tutti, possiamo farlo coi nostri occhi, di guardare al mistero della Croce, l'essenza della vita è tutta lì.
Luca Cattaneo
A proposito di vecchiaia, anch'essa in qualche modo un mistero e una croce, sia pure con la “ci” minuscola. A contare sono gli anni del passato o quelli del futuro? Afferma una frase di cui molti si combattono la paternità: l'esperienza è solo il nome che diamo ai nostri errori. Senz'altro un po' vero, forse un po' esagerato. L'esperienza sperimentata nella giusta dose suggerisce di non abusare dell'esperienza medesima, ma questo di solito lo dice la saggezza del mondo esterno, non l'irrazionalità interna a ciascuno di noi. E d'altra parte è la Bibbia, e non un rotocalco “pop”, a dichiarare che devi sentirti vecchio quando «…verranno gli anni in cui dirai: non ci provo alcun gusto». Gusto per la vita, naturalmente. Il problema non era Matusalemme e non è mister B. Il problema è quando le speranze vengono meno, le ubbìe si cristallizzano, la fantasia declina. Può succedere molto presto, non è necessario tirarla in lungo per rendere corta la coperta dell'esistenza. Tutto questo non c'entra nulla con la politica? Sì, apparentemente non c'entra nulla. E tuttavia anche la politica, tutta la politica, invecchia. E non sempre benissimo. Anzi, talvolta dà la sensazione di non accorgersi neppure del tempo che passa e seguita a considerarsi giovane. Non annovera dei potenziali replicanti di Matusalemme, semmai il contrario: perché un giorno Matusalemme finì per andarsene. Matusalemme.
Max Lodi
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