Medico comasco
salva bimba in Togo

La storia e la gratitudine di Lilly: un incidente stradale non le è costato la vita grazie ad Arturo Brenna

Un incidente che poteva costarle la vita. Se in Togo Lilly ce l’ha fatta, è grazie a un medico comasco.

Era una sera d’estate e la bambina di otto anni, come spesso accade in Africa, era stata mandata al pozzo a prendere dell’acqua. Un’auto è uscita di strada e ha travolto la piccola. Un urto fortissimo, Lilly ha perso conoscenza e i soccorritori nella corsa disperata verso l’ospedale speravano solo in un miracolo. Anche i medici del pronto soccorso dell’ospedale Saint Jean de Dieu sembravano ormai essersi arresi a un triste destino.

I sanitari, comunque, hanno contattato Arturo Brenna, primario di chirurgia del Villa Aprica, che si trovava ad Afagnan, per prestare cure ai più bisognosi. Il chirurgo in pochi istanti raggiunge il pronto soccorso dove può constatare di persona che la piccola è davvero in condizioni disperate, ma decide lo stesso di operarla. «Lilly era rimasta schiacciata tra l’auto e il muro del pozzo – racconta il medico – Un urto molto violento. Quando l’ho visitata aveva la parte sinistra del diaframma completamente rotta, si era spostato il cuore e aveva un polmone schiacciato». Un intervento durato un paio d’ore che, nonostante strumentazioni obsolete e spesso malfunzionanti, è perfettamente riuscito. Quattro giorni dopo l’operazione la bambina camminava già in reparto.

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