Milano Unica chiude
Picco di stranieri in visita

Aumentati i visitatori tra gli stand, +14%, tanti inglesi e belgi

Viganò: «Potrebbe diventare la vetrina più bella dei tessuti donna»

Como

Ieri si sono spenti i riflettori su Milano Unica, che ha chiuso i battenti con un bilancio presenze in crescita.

Per la seconda edizione consecutiva sono aumentati gli ingressi (+6,55%). Le presenze straniere (+14%) pari al 35% del totale. In valori percentuali, da segnalare: Gran Bretagna (+69%), Belgio (+31%), USA (+28%), Federazione Russa (+26%), Svezia (+25%), Corea del Sud (+22%), Francia (+21%), Cina (+14%) e Giappone (+4%).

Riferimento moda maschile

Soddisfatti gli espositori comaschi del nuovo spirito positivo percepito tra i buyers. L’impressione generale è però che il salone stia diventando sempre più la vetrina di riferimento del fashion maschile. In termini di visibilità, immagine e numeri.

«I tessitori biellesi hanno fatto una scelta coraggiosa e condivisa quando hanno deciso di lasciare Première Vision per concentrare budget e collezioni a Unica- dichiara l’ex presidente di Ideacomo Beppe Pisani- Milano è diventato un faro del distretto laniero, il mondo deve venire qui per scoprire le novità della stagione e trovare ispirazione».

«Emigrando a Parigi- prosegue l’industriale- Como non vanta la stessa rappresentanza, mancano i big in grado di attrarre quell’afflusso internazionale visto nei corridoi di Ideabiella».

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