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Mercoledì 10 Dicembre 2014
Moltrasio sul podio d’Italia
Il piccolo sodalizio lariano si è infatti scoperto terzo nella classifica società 2014 in mezzo ai colossi del remo
Le regate sono finite, è ormai tempo di banchetti, eppure per la Canottieri Moltrasio sono arrivati un altro podio e un altro titolo, riassunto e premio di una stagione memorabile. Il piccolo sodalizio lariano si è infatti scoperto terzo nella classifica società 2014 in mezzo ai colossi del remo. Grazie ai cinque titoli italiani collezionati quest’estate tra Varese e Sabaudia e dalle tre medaglie europee e mondiali in azzurro colte da Alessandro Piffaretti e Simone Tettamanti (cat. Juniores) e da Sara Magnaghi (cat. Under 23). Nella classifica nazionale, stilata ogni fine anno dalla Federazione Italiana Canottaggio tenendo conto dei risultati giovanili nelle competizioni nazionali e internazionali, Moltrasio ha migliorato il quinto posto della scorsa stagione, piazzandosi terza dietro a Fiamme Gialle e SC Firenze, davanti all’Elpis Genova e all’MM Sabaudia. Settima la Canottieri Lario, anch’essa pluritricolore quest’anno, per un’accoppiata lombarda nella top ten che ha i suoi riflessi e i suoi motivi anche nell’eccellenza raggiunta con il Centro Remiero di Pusiano. Alberto Tabacco esprime felicità e soddisfazione dopo il riconoscimento ricevuto come miglior allenatore di canottaggio dell’anno: «Non nego di essere soddisfatto di questo riconoscimento – così Alberto Tabacco – ma è giusto che condivida la mia gioia con la società, a cominciare dal presidente Alessandro Donegana, la mia famiglia e gli aiuti allenatori che mi sono stati vicini, il “Carlino” Del Piccolo che è tornato ad allenare con passione a settant’anni compiuti e, anche se è andato via, Chicco Tagliabue». E ancora: «Sono soddisfatto soprattutto perché a Moltrasio siamo partiti quasi da zero qualche anno fa e ora siamo a ottimi livelli» ha detto Tabacco, «ed è significativo che questi premi siano stati assegnati a una piccola società come la nostra, riconoscendo lo sforzo che facciamo avendo la base di un paesino e non di una città o un corpo militare».
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