I bagarini, che girano spesso con cartelli al collo “vendo compro”, comprano i biglietti molti mesi prima dell’inizio della manifestazione e li rivendono poi a quasi il doppio del prezzo. Un biglietto per la curva Ascari, ad esempio, può arrivare a costare anche 600 euro (quando il prezzo di vendita ufficiale è di 370 euro. Chiaramente in questi casi sta all’abilità dell’acquirente trattare sul prezzo: i bagarini sono disposti a scendere anche di diverse decine di euro. I biglietti più venduti sono quelli per il prato, più economici, ma si può trovare di tutto a parte la tribuna centrale che è la più difficilmente “piazzabile”.
L’attività di bagarinaggio è ormai ritenuta fisiologica in queste manifestazioni: si vedono venditori “abusivi”, infatti, proprio nei pressi dei principali accessi all’autodromo e in molti casi i bagarini lavorano proprio vicino alle forze dell’ordine che ne tollerano la presenza (essendo anche troppo impegnati nella gestione del traffico, attività che in questi casi risulta essere sempre problematica).
Andrea Trentini
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