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Sabato 23 Marzo 2013
Monza in ''Rosso''
Rothko a teatro
''Rosso'' è uno spettacolo di John Logan, che Francesco Frongia dirige nella versione italiana, costruita sulla traduzione di Matteo Colombo e interpretata da Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocana. È in programma sabato e domenica, 23 e 24 marzo, al Binario 7 di Monza. Ma non è tutto.
L'autore, John Logan, è noto per aver curato e firmato la sceneggiatura di diverse pellicole di registi come Martin Scorsese (The aviator e Hugo Cabret), Tim Burton (Sweeney Todd) o Steven Spielberg, con cui ha collaborato per il recentissimo “Lincoln”. Arriva a Monza come nuova data sul cartellone della stagione di prosa Teatro+Tempo presente 2013, sabato alle 16 (anticipato la mattina da un incontro alla biblioteca San Gerardo con Francesco Frongia per conoscerne il dietro le quinte) e domenica alle 21.
«Lo spettacolo gira da due stagioni con un buon successo, ed è di quelli cui teniamo molto - racconta Ferdinando Bruni - con “The history boys” rappresenta un dittico dedicato al rapporto generazionale e culturale. Anche se più in piccolo, perché ha solo due personaggi, illustra le dinamiche maestro e allievo». Il maestro è Rothko, appunto, interpretato da Ferdinando Bruni, che assume un giovane aiutante per un importante ciclo di quadri che gli è stato commissionato. «Nel rapporto tra i due artisti, uno all'inizio della carriera, l'altro all'apice della fama, tra scontri e litigi c'è in realtà un grande scambio, uno scambio doppio, perché ciascuno dà all'altro qualcosa - spiega Bruni - ed è lo stesso che capita a noi quando lavoriamo con le giovani generazioni: il più anziano passa al più giovane la sua esperienza sull'arte e sulla vita ma dal contatto con lui trae grande freschezza».
E per Ferdinando Bruni, Rothko è un dono: «Uno di quei personaggi - osserva - che a volte gli autori regalano agli attori. Costruito benissimo, traendo spunto da biografie e testimonianze fino a riuscire a riportarlo in vita. Un personaggio molto bello, dal carattere non facile, esigente, ma dall'ironia graffiante. È stato tratteggiato da uno sceneggiatore che ha collaborato con registi di grande calibro per film anche complessi ma sempre resi popolari ». Naturalmente, in scena c'è anche l'arte. E senza voler troppo svelare, Bruni anticipa qualche scelta scenica: «La regia di Frongia crea una sorta di parallelo tra il parlato e la scenografia. Sul palco noi prepariamo quello che serve per dipingere e realizziamo anche uno sfondo rosso, insomma, lo spettacolo è fatto anche di azioni concrete».
I biglietti costano 18 euro (12 il ridotto, 6 euro per i minori di diciotto anni). Ma è una settimana tutta scarlatta quella di Monza. Denominatore comune sarà, appunto, il colore rosso, protagonista della collettiva “Il filo rosso”, allestita alla Leo gelleries di via De Gradi, che sarà inaugurata il 23 marzo alle 17.30. Una carrellata di opere moderne e contemporanee, pensate per celebrare la forza e la passione del rosso, declinato a seconda degli stili e dei periodi: da Nanni Valentini a Lino Lago, da Pino Pinelli a Tullio Crali fino alle opere di Alberto Gianfreda e Nicola Magrin. Un omaggio al colore dell'arcobaleno che più di altri racconta la forza e l'impeto.
«Le opere in mostra parlano del rosso dalla metà del Novecento a oggi, lo concretizzano in pittura, disegni, sculture e installazioni luminose - spiega Flavia Dolcini, della Leo galleries -. Quella del rosso è una vibrazione che lo rende protagonista incontrastato, anche quando viene utilizzato solo come accento, magari in una figurazione apparentemente tradizionale». La mostra, presentata in contemporanea con lo spettacolo “Rosso” al Binario 7, rimarrà aperta fino al 5 aprile, da martedì a sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 (ingresso libero). L'inaugurazione è sabato, 23 marzo, alle 17.30 con ospiti Francesco Frongia e Ferdinando Bruni per presentare lo spettacolo del Binario 7, raddoppiando le possibilità della serie di incontri Dietro le quinte: Frongia sarà anche al mattino alle 11 alla biblioteca San Gerardo di via Lecco per incontrare il pubblico e discutere di “Rosso”.
Letizia Rossi
Sarah Valtolina
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