Morde il maresciallo
per rubare due felpe

C’è una giovane nigeriana, già identificata perché sorpresa a prostituirsi, che viene pagata da clienti nostrani per fare sesso, che è risultata sieropositiva.

Mercoledì quella ragazza è stata protagonista di un pomeriggio di ordinaria follia, a Como. Il tutto per poter rubare un paio di felpe.

Rapina impropria, lesioni, resistenza: questa le accuse collezionate dalla donna. Tutto è cominciato attorno alle 18 di mercoledì quando la protagonista del movimentato pomeriggio s’è presentata all’interno dell’Oviesse di viale Giulio Cesare. L’addetto alla sicurezza del negozio, un ragazzone di origini senegalesi alto un paio di metri, nota la donna mentre s’impossessa di un paio di felpe. Quindi infila l’uscita e tenta di allontanarsi.

Fermata, la giovane nigeriana reagisce con calci, pugni e spintoni contro l’addetto alla sicurezza. Il quale, nel frattempo, chiede l’intervento dei carabinieri.

L’arrivo dell’auto dell’Arma non tranquillizza la ladra. Anzi. Alla vista dei militari la donna comincia a dare in escandescenza. Al punto da morsicare con violenza il braccio a un maresciallo, costretto - considerate anche le condizioni di salute della ladra - a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso del Sant’Anna.

Una volta al comando la nigeriana ha proseguito con lo show. Scambiando la cella per una toilette e continuando a urlare per l’intera notte.

Ieri mattina, meno agitata della sera prima, è comparsa in tribunale per essere sottoposta al processo con rito direttissimo per la rapina di due felpe e le lesioni al maresciallo e all’addetto della sicurezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA