Cronaca
Venerdì 06 Novembre 2020
Morto Carlo Rusconi
Imprenditore altruista
Si è spento a 77 anni, per un malore, a Valmadrera Fondò con il fratello la “Carpenteria Rusconi”
Profonda commozione a Valmadrera per la morte di un protagonista dell’imprenditoria del territorio e sempre molto presente nella vita della comunità. Sarà celebrato oggi, venerdì, il funerale di Carlo Rusconi, 77 anni, fondatore della Carpenteria Rusconi di via Chiari col fratello Battista. L’addio gli verrà tributato alle 9.45 nella chiesa parrocchiale. Il decesso è subentrato all’improvviso, nella notte di mercoledì, per arresto cardiaco, lasciando nel dolore i figli, Marco e Anna, e la moglie Giuseppina Stefanoni, sorella di un altro imprenditore storico del territorio, Fermo Stefanoni, titolare a Suello della “Sas”. «Carlo Rusconi – lo ricorda il sindaco Antonio Rusconi – col fratello ha dato vita a una delle imprese artigianali di maggior rilievo non solo per Valmadrera, ma per l’intero territorio. Tanto il fratello Battista era noto per il suo impegno associativo e politico - evidenzia – quanto Carlo era di compagnia, con una passione particolare, quella del canto, distinguendosi per la bella e potente voce. In azienda era una figura molto operativa e la carpenteria è tra gli esempi di attività a forte impronta familiare che hanno fatto e tuttora contribuiscono in modo decisivo all’economia di Valmadrera e del Lecchese. Carlo, poi, buono e generoso - prosegue il sindaco - negli ultimi anni era stato spinto dal suo altruismo, e dalla passione per lo stare insieme, a rallegrare, con altri amici, le feste nelle case di riposo, tra cui l’Opera Pia Magistris di Valmadrera e l’Airoldi e Muzzi, di Lecco».
«Si divertiva nel donare un po’ di allegria e attimi di felicità agli altri - continua il primo cittadino - . In Opera Pia, cioè la nostra casa di riposo comunale, lo ricordiamo nell’ultima festa per gli ospiti prima dello tsunami dovuto al Covid quando, conoscendo gli anziani personalmente - dice Rusconi - si fermò a dire una parola allegra a ciascuno, intrattenendo per tirare su il morale in un momento che già cominciava a essere percepito di forte tensione».
L’imprenditore era particolarmente legato alle ricorrenze che segnavano forti momenti di aggregazione per la comunità di Valmadrera, come puntualizza il sindaco. «Carlo, inoltre, era sempre presente nelle tradizioni, anzitutto l’offerta della candela a Sant’Antonio o la processione per la Madonna di San Martino».
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