«Multe ai ristoratori e ladri impuniti»
Scontro a Cantù: «Falsità dalla Lega»

L’assessore Paolo Cattaneo replica al lumbard Alessandro Brianza: «Si documenti invece di scrivere cose non vere»

Mentre la città è nel mirino dei ladri, la polizia locale si accanisce contro i ristoratori per pochi minuti di ritardo nell’abbassare la serranda, attacca la Lega. Una falsità strumentale, replica a muso duro l’assessore alla Sicurezza Paolo Cattaneo, relativa poi a fatti di sette mesi fa.

A mettere alla gogna pubblicamente la polizia locale è stato il capogruppo del Carroccio Alessandro Brianza con un post su Facebook: «La priorità dovrebbe essere la sicurezza contro il dilagare di furti… invece… La polizia locale ha recentemente multato (1.500€!) un ristorante perché “alle 00.10 aveva ancora all’interno clienti nonostante esponesse quale orario di chiusura mezzanotte”! Alla domanda avrei dovuto portare via il piatto ai clienti? la risposta è stata sì». Tutto vero, conferma a chi posta repliche indignate, dicendo di avere il verbale.

Tutto falso, replica Paolo Cattaneo, a partire da quel «recentemente», perché, dice, «il controllo da cui sono scaturite le sanzioni risale al 9 aprile, poco meno di 7 mesi fa, quindi difficilmente collegabile al fenomeno dei furti diffusosi in particolar modo nelle ultime 2/3 settimane».

Non solo. La cifra, prosegue, 1.500 euro, è riferita non a una ma a tre sanzioni elevate, a seguito di un «controllo effettuato congiuntamente alla Direzione territoriale del lavoro da cui sono emerse ulteriori irregolarità in materia di lavoro/dipendenti non in regola con contratti di assunzione». Rilevata poi la mancanza delle tabelle alcometriche e dell’etilometro.

Come spiegato al legale rappresentante del pubblico esercizio multato, prosegue Cattaneo, è vero che il titolare ha facoltà di scegliere liberamente gli orari dell’attività, ma è tenuto a rispettarli. Se l’orario indicato per la chiusura è quindi mezzanotte, non è possibile chiudere alle 23 ma neppure dopo le 24, «perché l’esercente sta effettuando un servizio pubblico paragonabile alle farmacie di turno o ai servizi quali i taxi. Ergo, basta sapersi organizzare».

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