Società e Costume
Sabato 29 Gennaio 2011
Nel 2010 negli aeroporti
140 milioni di passeggeri
Un record storico. Aumento del 7%, s'inverte trend. Boom per Trapani, Brindisi, Bari. Rispetto al 2007, il traffico aumenta (+2,64%), invertendo il trend negativo innescato nel 2008 (133,8 milioni) e confermato nel 2009 (130,7 milioni)
Anche rispetto al 2007 - sottolinea Assaeroporti - il traffico aumenta (+2,64%), invertendo il trend negativo innescato nel 2008 (133,8 milioni) e confermato nel 2009 (130,7 milioni). Per alcuni scali la crescita è stata a due cifre, con punte del +57,4% a Trapani (1.682.991 di passeggeri), del +47,2% a Brindisi (1.606.322), del 20,3% a Bari (3.398.110) e del 15,3% a Bologna, aeroporto entrato nel club degli "over 5", quelli con un traffico superiore ai 5 milioni di passeggeri.
Al primo posto nella classifica di traffico c'è Roma Fiumicino (36,3 milioni), seguito da Milano Malpensa (18,9), Milano Linate (8,3), Bergamo (7,7), Venezia (6,9), Catania (6,3), Napoli (5,6) e Bologna (5,5). Il sistema aeroportuale Venezia-Treviso si conferma terzo in Italia per volume di passeggeri, con un aumento del 6,2% rispetto al 2009.
Significativo, sottolinea Assaeroporti, è stato l'aumento di traffico in valore assoluto di Fiumicino, balzato a 36.337.523 di passeggeri (+7,5%), scalo che "porta a casa" da solo 2,7 milioni dei 9 milioni complessivi che hanno rappresentato l'incremento del sistema Italia nel 2010. Malpensa ha "movimentato" invece 1,4 milioni di passeggeri in più, «frutto di un aumento di traffico dell'8% e Bergamo Orio al Serio, che con un +7,2% ha raggiunto quota 7.677.224».
I risultati «vanno letti poi considerando che, sul volume finale, hanno inciso negativamente i giorni di black-out dei voli a maggio a causa della nube vulcanica». Inoltre «l'atteso impatto della concorrenza dei treni ad alta velocità, specie sulla direttrice Roma-Milano, non ha prodotto le temute flessioni di traffico». La concorrenza, invece, «ha promosso una crescita globale della mobilità dei passeggeri».
Nel confronto, evidenzia Assaeroporti, con «i primi dati diffusi a livello europeo, il sistema italiano ha avuto un'accelerazione rispetto ai concorrenti europei, cresciuti mediamente del 4,8%, anche per l'effetto del traffico generato dai vettori low cost che sempre più incidono sui volumi complessivi e sulle dinamiche territoriali del nostro Paese». In ripresa anche l'aeromerci, cresciuto del 18% sul 2009, «anche se non è ancora riuscito a colmare il gap generato dalla crisi, raggiungendo volumi ancora leggermente inferiori rispetto a quelli del 2007».
Il 2011, poi, «si presenta ancora una volta come un anno complesso caratterizzato da forti incertezze, legate anche alla tenuta del sistema paese, e i risultati conseguiti nel 2010 difficilmente potranno trovare conferma in assenza di una svolta nelle politiche di sviluppo di settore».
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