Nessuno compra, mattone nella palude
«Ma chi contratta ora può risparmiare»

L’analisi: «Nel Marianese c’è un’enorme offerta di immobili»

«Però i prezzi sono più vicini al valore reale»

Nel Marianese il mercato immobiliare ristagna. La conferma arriva dagli addetti ai lavori.

Delle grandi e nuove costruzioni ad uso abitativo, molte sono quelle che hanno subito ritardi nelle consegne o che, ormai ultimate da tempo, hanno ancora appesi vistosi cartelli, “Vendesi”, “Affittansi”.

«Nel Marianese esiste un’enorme offerta di immobili in vendita - commenta Eugenio Bianchi, presidente della sezione locale degli agenti immobiliari professionali. - ma la persone che possono acquistare sono sempre meno. Le banche sono sempre meno disposte ad erogare mutui e gli acquirenti si demoralizzano. Il lato positivo è che i prezzi sono più vicini al valore reale del denaro. Aspettiamo che il plafond erogato dal Governo per l’acquisto della prima casa dia i suoi frutti». Molti optano per gli affitti, non piace invece il “rent to buy”, ovvero l’affitto con possibilità di riscatto.

Bianchi aggiunge: «Le costruzioni proseguono un poco alla volta, qualche nuovo cantiere sul marianese sta lavorando. Ci vuole pazienza, tanta».

Fermo anche il mercato del lusso perché, secondo Bianchi, «gli stranieri cedono di fronte all’incertezza sulle imposte nazionali e locali».

«Comprare ora – dice Rusconi – vuol dire poter contrattare. Dai 2500 euro/mq, con il costruttore spesso si può scendere a 2mila euro. Diverso è il mercato dell’usato, perché i proprietari non vogliono abbassare i prezzi. Ci si trova così ad avere immobili invenduti da due anni, cosa prima impensabile».

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