«Noi 80% di vittorie
Un bel dato»

«Ci sono molte cose positive stavolta: più pubblico rispetto all’ultima partita e non abbiamo aggiunto altri infortunati. E poi, ovviamente una bella vittoria». Coach Marco Sodini snocciola temi soddisfazione. Una larga vittoria porta solo pensieri buoni, anche nelle difficoltà, che anche stavolta non sono mancate: «Nikolic ha giocato, ma sabato aveva 39 di febbre. Da Ros e Severini alla fine hanno giocato, ma erano davvero in dubbio».

Tanti gli spunti positivi, c’è davvero ben poco da dire dopo una vittoria così netta: «Nonostante il ritmo non sia stato forsennato, la squadra è girata bene. La valutazione era già a nostro favore a fine primo tempo, lo sviluppo della partita mi ha permesso di dare spazio a tutti. Perché ora abbiamo questa sfida: dobbiamo acquisire condizione giocando. Tutti hanno giocato almeno 17 minuti, il che significa che al primo allenamento non potremo fare un 5 contro 5 agonistico. Occorre recuperare brillantezza ed equilibrio, con tutti i paletti che stiamo mettendo».

Su Biella, conferma il giudizio della vigilia: «Non sparo contro ragazzi giovani. Perché ho sempre detto che società come Biella dovrebbero essere avulse dalla classifica, al di là del piazzamento, perché c’è una spinta all’insegnamento nella loro realtà».

Il tecnico commenta anche, con un pizzico di ironia, il doppio tecnico a Cusin, arrivato a a partita ormai virtualmente chiusa: «Senza entrare nel merito, se Cusin si arrabbia così sul +30, forse qualche margine di dubbio su qualche scelta arbitrale credo sia plausibile, no? Ha pure chiesto scusa… Ma non è certo questa la partita in cui protestare contro l’arbitraggio».

Intanto Cantù, nonostante Covid, calendario pazzo, fatiche di Coppa Italia, ha inanellato la quinta vittoria consecutiva in campionato, striscia partita da Trapani lo scorso 13 febbraio: «Siamo all’80% di vittorie su 20 partite, mi sembra un dato importante nello storico di questo club. Con queste 16 vittorie possiamo anche dire di essere virtualmente nei playoff, con dieci giornate di anticipo. Chiaro, l’obiettivo sappiamo qual è, ma sono dati che mi sembra giusto sottolineare».