Cara provincia
Mercoledì 29 Aprile 2009
Non ha senso la beneficenza per legge
Un lettore propone di "risparmiare" sugli scrutatori ai seggi, ma...
Cara Provincia,
il recente terremoto che ha sconvolto L’Aquila e, con essa, una intera regione, ha causato danni ingenti e difficilmente quantificabili.
Quanto accaduto ha ovviamente scatenato una "corsa" tra gli italiani e non solo, per raccogliere aiuti economici per iniziare la "ripresa".
Tra le numerose iniziative in atto mi permetto di formulare una proposta che dovrebbe essere esaminata dalle autorità competenti.
In sintesi:
- in occasione delle prossime elezioni i componenti dei seggi elettorali dislocati nelle zone non "terremotate" dovrebbero rinunciare - almeno in parte (50%?) - alle loro spettanze e, considerando il loro operato al seggio come "dovere civico", incaricare i singoli Comuni e/o Province di devolvere i singoli corrispettivi ai terremotati.
Ciò consentirebbe, risparmiando:
- allo Stato di aumentare l’importo stanziato per i terremotati nonché
- a tantissimi cittadini italiani di contribuire in parte alla "ripresa".
So bene che si tratterebbe di una beneficenza "forzata" ma in un malaugurato caso come questo, ne varrebbe proprio la pena e penso che anche gli stessi componenti dei seggi sarebbero soddisfatti.
Per le future scadenze elettorali lo Stato potrebbe esaminare la possibilità di fare una legge al fine di considerare la partecipazione ai seggi come un vero e proprio dovere civico da effettuare a rotazione tra i cittadini che ne hanno i requisiti e retribuito solo parzialmente
Luciano Giughello
Buona e nobile idea la sua, caro Luciano, ma difficilmente realizzabile se non attraverso un apposito provvedimento legislativo che però vanificherebbe l’intento benefico da parte degli scrutatori e dei presidenti di seggio. Tenga inoltre conto che il compenso percepito è la molla principale che spinge un cittadino a sobbarcarsi l’onore di lavorare per i seggi. Con una legge che ne diminuisca l’entità si rischierebbe di lasciare scoperte gran parte delle sezioni. Certo, se qualche scrutatore nelle prossime elezioni volesse devolvere una parte o tutte le proprie spettanze ai terremotati è libero di fatto. Ma la beneficenza per legge appare impraticabile, proprio perché, come detto prima, non sarebbe più tale.
Francesco Angelini
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