Non si fuma fuori da scuola
I ragazzi: «Lo faremo ancora»

Gli studenti comaschi contro la novità introdotta dal governo

Il provveditore: «Finalmente, ottima mossa per la prevenzione»

Un tempo i cortili delle scuole, all’intervallo, si riempivano di mozziconi e cicche. Con l’introduzione del nuovo decreto-scuola è vietato fumare, anche nelle aree esterne di pertinenza scolastica.

Niente distinzioni tra sigarette elettroniche e antico tabacco, divieto totale. Se le autorità gioiscono i ragazzi protestano: le scuole si stanno trasformando in prigioni.

Secondo il dirigente provinciale Claudio Merletti era ora: «Ottimo, finalmente. Prima dell’inizio delle lezioni e durante l’intervallo c’è il più alto rischio di diventare dipendenti. I docenti dovranno controllare, la responsabilità è in capo al dirigente».

Docenti come vigili, i trasgressori saranno davvero multati e i proventi delle sanzioni saranno spesi in progetti di prevenzione.

Gli studenti su Facebook scrivono: «Una scappatoia si trova sempre per fumare», oppure «Senza confronto con gli studenti quello che otterranno saranno manifestazioni», ancora: «Il divieto in teoria c’è da anni, eppure...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA