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Martedì 20 Gennaio 2009
<Non crediamo più alle promesse>
Gli operatori del mercato coperto non credono più al progetto di riqualificazione del padiglione grossisti annunciato dal Comune
Franco Bridarolli, fruttivendolo, mette in fila le richieste più urgenti: «Non pretendiamo la luna, ma interventi in grado di migliorare le nostre condizioni di lavoro e di far stare meglio i clienti. Servono, per esempio, dei nuovi servizi igienici e poi un sistema di riscaldamento». La temperatura, in effetti, in questo periodo è polare: «Basterebbe qualche grado in più, visto che un caldo eccessivo rovinerebbe i generi alimentari. I clienti sono per lo più anziani e il freddo è un problema soprattutto per loro. Inoltre abbiamo bisogno di montacarichi per la merce, siamo nel 2009 e ancora dobbiamo usare i carrelli, creando il caos nei momenti di maggiore affluenza». Altri operatori segnalano il pessimo stato in cui versano i magazzini, ma anche infiltrazioni piovane e un numero sempre maggiore di bancarelle inutilizzate (cinque solo nel padiglione centrale). «Non vogliamo più interventi tampone, ma investimenti seri e una riqualificazione radicale – dice Vincenzo Ferrario – Lavoro qui da 50 anni e ho sentito promesse per 50 anni. Ogni amministrazione dice di voler rifare il mercato, stiamo ancora aspettando…».
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