Europa
Mercoledì 07 Novembre 2012
Obama: "Torno alla Casa Bianca
più ispirato e determinato"
Voi lo avete reso possibile. Grazie": così Barack su Twitter ha commentato la sua vittoria. Esplode la festa democratica. Ma a Romney più voti popolari
(ANSA) - NEW YORK, 7 NOV - "Voi lo avete reso possibile.
Grazie": così Obama su Twitter ha commentato la sua rielezione
alla Casa Bianca. Ed esplode la festa democratica. Romney,
nonostante la sconfitta, ha conquistato piu' voti popolari del
presidente: secondo i calcoli preliminari della Cnn il 51%, al
48% di Obama. Sconforto al quartier generale repubblicano a
Boston.
Notte di incertezza
Si conclude così una notte di incertezza solo iniziale, perché col passare delle ore il vantaggio di Obama sul repubblicano Mitt Romney è andato via via crescendo superando abondantemente la quota minima di 270 grandi elettori. Dal testa a testa iniziale, un too close to call per dirlo all'americana, si è approdati al trionfo democratico che rischia di diventare cappotto. Nelle prime ore dello spoglio si profilava una vittoria nel voto popolare per i repubblicani, che avrebbero conquistato la maggioranza alla Camera complicando non poco il governo di Obama.
Ma con il procedere dello scrutinio Obama avrebbe conquistato terreno negli Stati dell'Ovest e soprattutto si sarebbe imposto negli stati in bilico come la Virginia e la Florida: alle 6.40 italiane Barack avrebbe toccato la quota eccezionale - viste le premesse - di 303 grandi elettori. Per Romney, fermo a 203, uno smacco notevole. Negli Stati Uniti vince la paura.
La paura del cambiamento
Alta l'affluenza, intorno al 60%: Obama è riuscito ancora a pescare nel serbatoio di immigrati e disoccupati. In America ha vinto la paura del cambiamento: Barack si è aggiudicato altri quattro anni di mandato, "four more years", per dirla con le prime parole del presidente dopo la rielezione. "Continuerò il mio lavoro", ha poi detto il capo della Casa Bianca.
Il discorso
«Stanotte da più di 200 anni da quando una colonia ha deciso di prendere in mano il proprio destino, il compito di rendere sempre più perfetta la nostra unione continua. Siamo una famiglia americana e continueremo ad andare avanti come una singola nazione» queste le prime parole di Barack Obama dopo la rielezione.
Il lavoro non è finito
«Vi ho ascoltati, ho capito i vostri problemi, tornerò alla Casa Bianca più ispirato e determinato che mai», ha detto ancora Obama. «Il lavoro non è ancora finito, ci saranno discussioni e disaccordi, non sempre si riesce ad andare avanti in linea retta e non sempre la strada è sgombra dagli ostacoli», ha aggiunto Obama, ricordando però i progressi che il Paese ha fatto. «Vogliamo che i nostri figli non vivano in un Paese oppresso dal debito, l'economia sta migliorando», ha detto Obama.
"Un'america sicura"
«Vogliamo un Paese in cui tutti possano avere accesso alle migliori scuole, che sia leader nella tecnologia, che l'America non sia sopraffatta dal debito e dalla diseguaglianza e non sopraffatto da un'ambiente danneggiato. Vogliamo una nazione difesa dalle migliori truppe militari del mondo. Crediamo in un'America generosa, compassionevole e tollerante. Vogliamo dare ai nostri figli un'America sicura» ha spiegato ancora Obama.
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