Obiettivo: divertirsi senza stare fermi
L’esperienza dello sport aiuta a crescere

Movimento Allenamenti e impegno per sentirsi meglio

Uno sport diverso per ciascuno. Ci sono tante strade, che possono cambiare in base alla predisposizione di bambini e ragazzi, e ai loro gusti.

L’importante è non rimanere fermi: negli anni successivi al covid-19, è aumentato il numero dei bambini sedentari. Una tendenza da invertire, tenendo conto che l’attività sportiva aiuta a mantenersi in buona forma e a creare tanti nuovi legami ed esperienze fondamentali per la vita.

Già a partire dai sei anni, ci si può orientare su attività di squadra, come calcio, basket, rugby e pallavolo. Tutti sport, che oltre a coordinazione, corsa ed equilibrio, aiutano a interagire meglio con i propri compagni e a escogitare tattiche e strategie adeguandosi alle regole del gioco. L’intensità e l’agonismo crescono di pari passo con i bambini, e così anche l’impegno da dedicare all’allenamento. Lo sport deve essere preso non solo come un gioco, ma anche come un’attività da onorare con grande attenzione.

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Le possibilità sono infinite anche nel mondo degli sport individuali a partire dal nuoto, che mette in movimento tutti i principali gruppi muscolari, o come ginnastica e atletica leggera. Anche le arti marziali possono insegnare a canalizzare la propria forza e le proprie energie per un obiettivo specifico, imparando il valore della disciplina. Canoa e canottaggio sono attività indicate per ragazzi dai 9 anni in su, permettono di allenarsi a contatto con l’acqua e all’aria aperta, in un clima di competizione sana e rispetto dell’ambiente circostante.

Nell’esercizio della pratica sportiva non deve mai mancare il fattore divertimento. Anche prima dell’agonismo, i genitori devono aiutare i propri figli a conciliare nel miglior modo possibile sport, scuola e tutti gli altri impegni. La vittoria più grande è divertirsi con tanto movimento

L’esempio Tennis, è “effetto Sinner” Crescono scuole e iscritti

Tutti pazzi per Jannik. Come una valanga, il tennista altoatesino ha provocato un vero e proprio “effetto Sinner” in tutta Italia.

Lo scorso anno la Federazione Italiana Tennis e Padel è riuscita a superare il milione di iscritti, e molto del merito va alle prestazioni sul campo del campione azzurro, numero uno al mondo nel ranking Atp.

In parallelo sono cresciuti anche i numeri di scuole, circoli e maestri certificati, portando il tennis ad essere uno degli sport più praticati e amati del Paese, anche tra i più piccoli.

E i bambini hanno riempito le scuole tennis, avvicinandosi allo sport già intorno ai cinque anni, praticando uno sport che aiuta a sviluppare atletismo, muscolatura e riflessi.

In questo caso l’esempio seguito è un grande campione italiano, che fin da piccolissimo ha preso in mano la racchetta e coltivato una grande passione per lo sci alpino

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