Omicidio di ’ndrangheta
«Confermate gli ergastoli»

Nel processo d’appello per il delitto di Bregnano l’accusa chiede la conferma delle condanne di primo grado

Sconto di pena per i pentiti, ergastoli da confermare per tutti gli altri imputati. L’accusa non fa marcia indietro nel processo per gli omicidi di ’ndrangheta, compreso quello al maneggio di Bregnano.

Il pm di Milano Cecilia Vassena ha chiesto alla Corte d’Assise d’Appello di Milano la conferma della condanna all’ergastolo inflitta in primo grado a 14 imputati riconosciuti colpevoli di tre omicidi, tra cui quello del boss Carmelo Novella, avvenuti tra il 2008 e il 2009 per faide interne ai clan della ’ndrangheta radicati in Brianza.

Il magistrato ha chiesto una riduzione della pena per il pentito Michael Panaija, condannato in primo grado a 23 anni di reclusione. Nessuno sconto invece per i protagonisti dell’omicidio di Antonio Tedesco, ammazzato il 27 aprile 2009 a Bregnano.

Per quell’omicidio erano stati condannati all’ergastolo in primo grado Vincenzo Gallace, considerato il mandante, Antonino Carnovale, Luigi Caristo, Sergio Sestito, Maurizio Napoli e Salvatore Di Noto, proprietario del maneggio di Bregnano e accusato di essere l’esecutore materiale.Un maneggio, quello di Bregnano, usato dalla locale di ’ndrangheta di Giussano per nascondere il suo arsenale.

Gli altri due omicidi al centro del processo sono quello di Carmelo Novella, ex capo della Lombardia, ucciso il 14 luglio 2008 e di Rocco Stagno, morto il 29 marzo 2009 in una cava a Bernate Ticino (Milano).n

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