Cronaca / Como città
Lunedì 05 Giugno 2023
«Ora servono più licenze»: anche i tassisti
sono d’accordo
Città turistica Confartigianato al Comune di Como: «Sì ai permessi stagionali, d’estate servono più auto». Problemi, come noto, soprattutto in orario serale e lungo le strade del lago. I taxi sono spesso introvabili
Il problema è noto: il turismo ha fatto boom, ma i servizi sono rimasti al secolo scorso. Il trasporto pubblico - treni, battelli, pullman, funicolare e taxi - non riescono a reggere i picchi stagionali legati alla stagione turistica. Un corto circuito che causa pesanti disagi ai residenti ma anche ai turisti e non si contano le proteste di albergatori e ristoratori per il cliente straniero di turno che la sera non riesce a trovare un mezzo per spostarsi.
A suonare il campanello di allarme, questa volta, è la categoria dei taxisti, presa di frequente di mira e chiamata a pagare anche quando non ha responsabilità specifiche per un sistema che ha fatto crash. «Bisogna prendere atto di un problema di fondo - dice Roberto Galli, presidente di Confartigianato Como - nel periodo di massima affluenza turistica, il numero di taxi che fanno riferimento alla città di Como non è sufficiente».
Sono 45 le licenze attuali, poche anche secondo la categoria che si dice pronta a sostenere il loro aumento. Provvedervi compete in primo luogo al Comune, riuscirvi in tempi ragionevoli non è affatto semplice. La pratica può richiedere qualche anno di attesa e l’esito non è scontato perché il numero delle licenze va tarato sulla popolazione residente e l’eventuale domanda del Comune, deve essere sottoposta all’Art (Autorità di Regolazione dei Trasporti). I tempi per passare da 45 a 62 licenze, così come ha chiesto Palazzo Cernezzi, sono lunghi. Sulla carta è più semplice la strada delle cosiddette licenze temporanee o stagionali, permessi limitati ai mesi dell’anno in cui la domanda è più alta. In questo caso il Comune di Como potrebbe concedere fino a 5 nuove licenze. Tutto risolto? Mica tanto perché per utilizzare questo strumento è necessario aggiornare il regolamento comunale ed è su questa partita che sta lavorando l’amministrazione con il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore Michele Cappelletti.
Confartigianato spinge sui permessi stagionali. «C’è ancora una distanza significativa tra il volume di lavoro dei mesi invernali e la primavera-estate - dice un tassista - in sostanza: siamo troppi tra novembre e marzo e siamo pochi il resto dell’anno».
I tassisti ritengono di essere stati troppo spesso messi all’indice per l’inefficienza generale del trasporto pubblico. «Siamo stati massacrati a livello mediatico e ormai si è diffusa l’opinione che non siamo mai in strada- continua il tassista - bisognerebbe dire con chiarezza che svolgiamo un servizio a supporto del trasporto pubblico e che in ogni caso siamo soggetti a regole ben precise. La principale? Siamo tenuti a caricare persone esclusivamente sul territorio di Como, non ci si può rimproverare di non andare magari sul lago a prendere le persone al persone: la norma non ci consente di farlo, punto e basta».
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Calma e gesso
1 anno, 7 mesi
Ma il Sindaco Rapinese non aveva promesso di stampare licenze a manetta?
Flex Xxx
1 anno, 7 mesi
Personalmente sarei per una leberalizzazione più ampia senza dover passare da una "Lobby" ad un'altra come Uber. Lecenze stagionali hanno poco senso visto che il problema è permanete ma soprattutto serve responsabilità e controlli affinchè il servizio sia garantito.
julien sorel
1 anno, 7 mesi
Il 99% degli italiani che non sono tassisti o loro parenti non dice nulla? Oltre al turismo ci sono le esigenze di mobilità della popolazione che invecchia. Non sono un fautore delle piattaforme ma almeno una copertura come quella in spagna mi sembra il minimo sindacale
Al 54.
1 anno, 7 mesi
Lobby odiosa. UBER subito.
gio vanni
1 anno, 7 mesi
concordo...oltretutto il problema c'é in tutta Italia.
PEDRAGLIO CARLA SEREGNI
1 anno, 7 mesi
In un economia liberale queste lobby dovrebbero essere vietate da chi governa e non favorite come invece accade. Si arriva all'assurdo di vedere aprire ristoranti cinesi, kebab, piadinerie, bar con tavolini in mezzo alla strada, sale massaggi ormai da qualsiasi parte, senza (giustamente) troppi vincoli, mentre, invece, se uno volesse fare il tassista in Italia deve sottostare a vincoli ormai arcaici che proteggono i privilegi di pochi. Va be', che anche i tassisti votano, ma cos'è che fa contare così tanto i loro voti? Mistero.
quattordici parole
1 anno, 7 mesi
Una delle più, se non la più odiosa lobby, e l'europa nulla fa... Vergognatevi
PEDRAGLIO CARLA SEREGNI
1 anno, 7 mesi
Cosa c'entra l'Europa. È esattamente il contrario. L'Europa esorta da tempo alla liberalizzazione del sistema dei tassisti (così come quello dei balneari), ma è il governo italiano che non fa nulla. Chi si deve vergognare in questo caso è il governo italiano.
Francesco Latino
1 anno, 7 mesi
l'Europa ci multa da anni per le lobby.. e chi le difende normale è di destra perché tenta di proteggere lo status quo.
Calma e gesso
1 anno, 7 mesi
Mi sa' che ha sbagliato di grosso il bersaglio, e quindi anche chi si deve vergognare...
alberto albonico
1 anno, 7 mesi
A me è capitato recentemente, dietro richiesta di una corsa da Piazza Perretta a Cernobbio, di sentirmi rispondere no perchè si trattava di un tragitto troppo breve, e non eravamo certo in piena stagione turistica
MAURIZIO PAGANI
1 anno, 7 mesi
Como cercasi tassista che mangia quattro mesi all'anno?!
Francesco Como
1 anno, 7 mesi
“adesso sono d’accordo anche i taxist” ……. ma vaffa….
ALDO FRASSINI
1 anno, 7 mesi
La pratica può richiedere qualche anno di attesa..... DAL SITO DI ART: È competente nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture. Tra i suoi compiti rientrano anche la definizione delle condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto e dei contenuti minimi dei diritti degli utenti nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture di trasporto. L’Autorità riferisce annualmente alla Camere evidenziando lo stato della disciplina di liberalizzazione adottata e la parte ancora da definire. L’Autorità opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione, in conformità, ove presente, con la disciplina europea e comunque nel rispetto del principio di sussidiarietà e delle competenze delle regioni e degli enti locali. La domanda è: SE OPERA IN PIENA AUTONOMIA, PERCHÉ CI VUOLE QUALCHE ANNO PER AVERE UN RISULTATO?
sanfermo
1 anno, 7 mesi
Ha be! se sono d' acccordo i taxisti si può fare, altrimenti ciccia!